Il carrello della spesa si sta facendo sempre più leggero, poiché gli italiani non ce la fanno a riempirlo a causa dell’inflazione che sta facendo lievitare i prezzi. C’è una città in particolare che sta subendo gli effetti della crisi economica e che giorno dopo giorno registra nuovi aumenti, soprattutto sui generi alimentari. Di quale città stiamo parlando? Scopriamolo insieme.

La città da record

Quando un paese vive una crisi economica dovuta all’inflazione, è naturale che tutte le regioni ne siano colpite e vivano quindi momenti di difficoltà dovuti ai continui rincari.

Come dicevamo sono in particolare i prodotti alimentari a far lievitare i costi e a svuotare il conto in banca degli italiani. Ma a quanto pare c’è una città in particolare che sta registrando gli aumenti più consistenti, e non stiamo parlando di Milano. Di recente, infatti, il capoluogo lombardo è salito alla cronaca per i prezzi esorbitanti degli affitti, sia per gli studenti universitari che cercano una piccola stanza vicino all’università, sia per le persone che invece vogliono provare ad acquistare proprio casa.

Come dicevamo, però, non stiamo parlando di Milano, la quale è cara già di sé e nello specifico sta registrando aumento in linea con le altre città, grossomodo. Si tratta di Torino. Molti lettori non ricorderanno la vecchia canzone che gli immigrati del sud cantavano negli anni 50 e 60 quando si trasferivano per lavoro nel capoluogo piemontese: “Torino, Torino, la bella città, si mangia, si beve, e bene si sta”. Già, probabilmente nessuno più ricorda questa vecchia filastrocca, cantata in particolare dai bambini pugliesi e calabresi che si trasferivano con tutta la famiglia una volta che il papà aveva trovato la stabilità professionale. Da allora sono cambiate le cose, e molto. Innanzitutto, l’offerta lavorativa della città non è più quella di una volta, ma a quanto pare anche il costo della vita sta lievitando.

Rincari impressionanti

A Torino i prezzi sono cresciuti dell’8,6% nel corso di un anno. È questo il dato raccapricciante che ci arriva direttamente dall’Ufficio statistica della città piemontese. Rispetto ad aprile dello scorso anno è la città che ha fatto registrare la percentuale più alta relativamente agli aumenti e al costo della vita in generale.

”Gli indici dei prezzi al consumo di Marzo 2023 sono stati elaborati tenendo conto delle limitazioni, differenziate a livello regionale, definite dalle normative nazionali e locali per contrastare la pandemia causata dal Covid-19”.

È quanto comunicato dal succitato Ufficio statistica di Torino, il quale prosegue:

“Nel mese di aprile 2023 a seguito della rilevazione dei prezzi effettuata dal Servizio Statistica della Città, l’indice complessivo dei prezzi al consumo per l’intera collettività (NIC) è risultato pari al 118,5 (Base Anno 2015=100) segnando una variazione del +0,4% rispetto al mese precedente e del +8,6% rispetto al mese di Aprile 2022 (tasso tendenziale)”.

Inflazione e prezzi alti, a Torino si stanno superando i limiti

A preoccupare è soprattutto l’aumento dei prodotti ad alta frequenza di acquisto. Stiamo parlando di generi alimentari, bevande, prodotti per la pulizia della casa, carburanti, giornali e periodici. Secondo le analisi, questi prodotti sono aumentati del 7,5% rispetto allo scorso anno.

”I prezzi, continua il report riferito a Torino, dei prodotti ad alta frequenza d’acquisto segnalano +0,2% sul mese precedente e +7,5% su aprile 2022. I prezzi dei prodotti a media frequenza d’acquisto rilevano +0,8% rispetto al mese di marzo 2023 e +12,3% sull’anno precedente. I prezzi dei prodotti a bassa frequenza d’acquisto segnalano +0,2% sul mese precedente e +4,0% rispetto a aprile 2022. Nella tipologia di prodotto dei beni si rileva +0,1% su base congiunturale e +11,4% su base tendenziale”.

Insomma, l’inflazione sta mietendo vittime un po’ in tutta Italia, ma ci sono città che ne stanno soffrendo di più e probabilmente sarà necessario che il Governo, in accordo con le Regioni, studino qualche soluzione per mettere un freno al dilagante aumento dei prezzi.