Anche se l’estate non è ancora finita dal punto di vista metereologico, si torna a parlare dell’influenza. In molti ricorderanno la stagione influenzale dello scorso anno, una delle più forti degli ultimi anni. Complice il covid-19, le restrizioni, le mascherine tutto ciò che di fatto aveva allontanato lo spettro dell’influenza nel 2020 e nel 2021, la scorsa stagione è stata molto pesante ma anche quella in arrivo potrebbe riservare sorprese. Insieme al virus influenzale vero e proprio, che dovrebbe iniziare a circolare da novembre, ci sono una moltitudine di virus cugini, i cosiddetti virus parainfluenzali, che invece potrebbero già circolare da ottobre.

Senza dimenticare il covid -19 con la nuova variante ERIS, che sta già causando una sorta di mini ondata.

Influenza 2023 sta arrivando, non solo covid-19, ecco i sintomi e quanti casi ci saranno

Secondo gli esperti la nuova influenza 2023 dovrebbe produrre circa 6 milioni di casi in Italia. Secondo il virologo Fabrizio Pregliasco, ricercatore del Dipartimento di Scienze biomediche per la salute dell’università degli Studi di Milano:

“Come ogni anno, come le tasse, l’influenza arriverà. I primi isolamenti sporadici ci sono stati ed evidenziano la presenza dei virus a cui mira il vaccino. In particolare il virus A/H1N1. Considerando quanto accaduto nell’emisfero australe, dobbiamo aspettarci una stagione invernale di media intensità per quanto riguarda i virus influenzali. Potrebbe voler dire una stima di 5-6 milioni di casi che potremmo avere in Italia, a cui si aggiungeranno quei 10 milioni di forme simil influenzali e purtroppo una presenza anche del Covid”

Infatti, non va dimenticato che anche per la prossima stagione autunno inverno, la coesistenza e la sovrapposizione dell’influenza stagionale con il SARS-CoV-2 è ancora realtà. Dunque, un po ‘ come accaduto lo scorso anno, circoleranno sia il coronavirus che l’influenza, senza dimenticare i virus cugini che provocano sintomi simili a quelli dell’influenza.

Come riconoscere l’influenza da altri virus

Pregliasco, a Quotidiano.net, ha spiegato come distinguere la vera influenza dalle sindromi para influenzali. Solitamente quella classica arriva in maniera brusca con febbre, almeno un sintomo come dolori muscolari o articolari e uno respiratorio come raffreddore, mal di gola o tosse. Diversi sono invece i sintomi dei virus cugini che si presentano con febbre più bassa, naso che cola o chiuso e, a volte, problemi intestinali. Per questo è importante che le categorie interessate, ossia anziani, fragili e donne incinte o chi lavora in certi contesti, effettuino la vaccinazione contro l’influenza, in partenza da ottobre in tutta Italia. Secondo Pregliasco, la nuova influenza è di origine australiana ma quest’anno l’intensità dovrebbe essere meno pesante rispetto allo scorso anno.

Da ottobre, quindi, partirà sia la campagna vaccinale per il covid-19, consigliata ugualmente a over 60, fragili, operatori sanitari e donne in gravidanza, che quella contro l’influenza. Anche se si prevede una stagione di media intensità, quindi meno pesante rispetto a quella passata, gli esperti consigliano alle categorie interessate di vaccinarsi. Questo perché tra influenza classica, virus cugini e covid-19 il rischio di sovrapposizione non è da escludere.
Intanto, in Italia, oltre alla variante Eris, è arrivata anche la variante Pirola, isolata a Brescia. Il rialzo dei contagi, però, è dovuto proprio alla variante Eris.

Riassumendo

  • La prossima stagione influenzale sarà di media intensità e farà fino a 6 milioni di casi
  • Oltre all’influenza, però, bisogna fare attenzione ai virus cugini e al covid-19 che continuerà a circolare anche nei prossimi mesi
  • Pregliasco, ha spiegato come distinguere la vera influenza dalle sindromi para influenzali.
  • Da ottobre parte la campagna vaccinale.