Il 4 aprile 2023, Rosita Corbetta, insegnante in pensione di educazione artistica, riceveva una multa dalla polizia locale di Bergamo mentre illustrava i monumenti della città alta a un gruppo di amici. La donna era in gita con l’Università per tutte le età di Casatenovo, un’associazione culturale per anziani a cui era iscritta. Una guida turistica autorizzata ha segnalato la sua attività come esercizio abusivo della professione e gli agenti le hanno contestato una sanzione di 1.333 euro.

La professoressa si è difesa sostenendo di non aver ricevuto alcun compenso per la sua lezione privata e di aver agito per puro piacere culturale.

Il caso ha suscitato molte polemiche e solidarietà verso la donna, che ha annunciato di voler fare ricorso contro la multa.

L’archiviazione del caso e l’assoluzione della donna

Dopo alcuni mesi, il caso della professoressa multata come guida turistica abusiva è stato archiviato dalla Provincia di Bergamo. La funzionaria che si è occupata della pratica ha riconosciuto che l’attività della donna rientrava nella deroga all’obbligo di abilitazione prevista per gli insegnanti che conducono in visita una propria classe. Inoltre, ha evidenziato che l’iniziativa faceva parte di un programma di educazione permanente promosso dall’Università per tutte le età, un contesto diverso da quello dei servizi del turismo. Pertanto, la professoressa non dovrà pagare la sanzione e potrà continuare a condividere le sue conoscenze con gli altri soci dell’associazione.

La legge sulla professione di guida turistica

La professione di guida turistica è regolata da diverse normative regionali e da alcune disposizioni europee. In particolare, una direttiva europea del 2013 ha stabilito la validità nazionale dell’abilitazione alla professione. Ma in Italia le regole sul suo svolgimento sono rimaste frammentate. Questo ha causato il blocco delle nuove abilitazioni e il fiorire dell’abusivismo in tutte le sue forme.

Per questo motivo, il Consiglio dei Ministri ha approvato il 17 luglio 2023 una nuova legge sulla professione di guida turistica. Questa prevede requisiti omogenei per tutto il territorio nazionale.

La legge introduce il superamento di un esame nazionale, l’istituzione di un elenco nazionale delle guide turistiche, l’attribuzione di uno specifico codice Ateco, l’obbligo di aggiornamento professionale e sanzioni più severe per gli abusivi. L’obiettivo è creare uno standard univoco dei livelli della prestazione e garantire una maggiore qualità del servizio offerto ai turisti.

Cosa fare per ottenere il patentino da Guida Turistica

Il patentino di guida turistica è il documento che attesta l’abilitazione professionale a svolgere l’attività di guida turistica in Italia. Si tratta di una qualifica riconosciuta a livello nazionale e valida in tutto il territorio italiano. Per ottenere il patentino di guida turistica, bisogna seguire un percorso formativo specifico e superare un esame di stato. Vediamo nel dettaglio come fare.

Requisiti per diventare guida turistica

Per poter accedere al corso di formazione e all’esame di stato per diventare guida turistica, bisogna possedere i seguenti requisiti:

  • Avere la maggiore età
  • Essere in possesso del diploma di laurea triennale in una delle seguenti discipline: lettere, lingue, storia, arte, archeologia, conservazione dei beni culturali o altre materie affini
  • Avere una buona conoscenza della lingua italiana e di almeno una lingua straniera
  • Non avere condanne penali o procedimenti penali in corso che impediscano l’esercizio della professione

Corso di formazione per diventare guida turistica

Per prepararsi all’esame di stato, bisogna frequentare un corso di formazione professionale, organizzato periodicamente dalle singole regioni. Il corso ha una durata variabile tra i 150 e i 300 ore e prevede lezioni teoriche e pratiche su vari argomenti, tra cui:

  • Legislazione turistica nazionale e regionale
  • Storia dell’arte e dell’architettura
  • Storia locale e territoriale
  • Geografia e ambiente
  • Tecniche di comunicazione e relazione con i clienti
  • Sicurezza e prevenzione dei rischi
  • Lingue straniere

Il corso si conclude con una prova finale che verifica il raggiungimento degli obiettivi formativi.

Il superamento della prova finale consente di iscriversi all’esame di stato.

Esame di stato per diventare guida turistica

L’esame di stato è indetto annualmente dal Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo (MiBACT) e si svolge presso le sedi delle prefetture. L’esame consiste in due prove:

  • Una prova scritta, che verifica la conoscenza della legislazione turistica, della storia dell’arte e della lingua straniera scelta dal candidato
  • Una prova orale, che consiste in una visita guidata su un itinerario assegnato dalla commissione esaminatrice, da svolgere in lingua italiana e in lingua straniera

Per superare l’esame, bisogna ottenere almeno il 60% del punteggio totale in entrambe le prove. In caso di esito positivo, si ottiene il patentino di guida turistica, che va rinnovato ogni cinque anni con un aggiornamento professionale.