Da qui al 2030 le cose cambieranno quasi drasticamente. È questo lo studio condotto sull’intelligenza artificiale che sta scuotendo il mondo del lavoro. L’analisi è stata effettuata da Ernst & Young in collaborazione con ManpowerGroup e Sanoma Italia e asserisce che ben otto professioni su 10 verranno completamente rivoluzionate in meno di un decennio di storia.
Il mondo del lavoro sta per cambiare
Fa discutere lo studio condotto dagli esperti in merito all’influenza dell’intelligenza artificiale nel mondo del lavoro. Le indagini parlano chiaro: informatica, tecnologia, ma anche sanità e servizi dedicati alle persone.
Lo studio intitolato Il futuro delle competenze nell’era dell’intelligenza artificiale rivela comunque che per tutto il decennio la domanda nel nostro paese rimarrà in crescita, e la buona notizia è che l’intelligenza artificiale non sostituirà il lavoro dell’uomo. L’analisi è stata condotta proprio utilizzando i più sofisticati sistemi tecnologici del momento, come appunto AI e machine Learning. C’è però una contraddizione interna in questo risultato finale, visto che lo stesso studio afferma che la curva di crescita inizierà ad abbassarsi nel 2027, quando le aziende inizieranno ad adottare soluzioni offerte dall’AI e dalla robotica. I lavori che ne subiranno le conseguenze maggiormente saranno quelli svolti da personale con qualifiche di livello medio.
Intelligenza artificiale, lo studio sul lavoro
Lo studio degli esperti ha preso in esame 23 settori lavorativi. In nove di questi, considerati tecnologicamente avanzati, la domanda crescerà. Ci sono poi settori che hanno iniziato il loro percorso di digitalizzazione, ma che non prevedono al loro interno figure professionali con qualifiche di alto livello. Parliamo ad esempio di banche e assicurazioni. In questo caso, l’avvento dell’intelligenza artificiale farà inevitabilmente calare la domanda. Discorso completamente diverso invece per le cosiddette aziende che operano nel green jobs. In questo caso, la ricerca di parametri sostenibili porterà le aziende ad assumere manager e professionisti con conoscenze e capacità adeguate, cosa che al momento molte aziende affermano di non avere al loro interno.
Sin da ora molte aziende stanno facendo pressione sulla politica affinché i Governi pensino a nuove strategie per essere pronti a questa rivoluzione, Occorrono piani per integrare la forza lavoro nei settori a rischio. Se l’intelligenza artificiale sostituirà alcune figure, sarà necessario che queste vengano poi integrate in altri campi. Allo stesso modo, laddove la domanda di lavoro è in crescita, bisognerà avviare dei corsi di formazione al fine di prepara i professionisti a coprire questi ruoli al momento in esubero. In questa equazione rientra anche il lavoro dell’università, i cui corsi non sembrano oggi adeguatamente preparati in Italia, visto che nell’immediato futuro serviranno figure professionali che in questo momento non sono presenti, o quanto meno non a sufficienza, o adeguatamente preparate.
I punti chiave…
- uno studio dimostra che entro il 2030 il mondo del lavoro sarà completamente rivoluzionato dall’AI;
- l’intelligenza artificiale darà uno scossone a 8 lavori su 10;
- secondo gli esperti, urge un piano per preparare sin da ora i professionisti del futuro, al fine di ricoprire i ruoli di cui le aziende avranno bisogno.