Ormai tutto il mondo e tutto il nostro vivere quotidiano sta per essere investito dai cambiamenti operati dall’intelligenza artificiale. Anche il gruppo Meta si prepara alla grande novità offerta dalla nuova tecnologia sdoganata daOpenAI con il suo ChatGPT. Annunciata l’introduzione di un’IA generativa sulla nota piattaforma dedicata ai messaggi istantanei. Come cambieranno le cose per gli utenti?

Al via un lungo percorso di sperimentazione

Come sempre, anche in questo caso Meta si avvalerà di un lungo periodo di sperimentazione per implementare le nuove possibilità offerte da WhatsApp.

Con l’intelligenza artificiale generativa si aprono nuovi scenari che probabilmente incuriosiranno non poco anche gli utenti. Per AI generativa si intende la facoltà da parte di un software di generare un contenuto completamente nuovo, che sia un testo, un’immagine o un suono, partendo dall’input fornitogli dall’utente, tecnicamente definito prompt. Proprio OpenAI in questi ultimi mesi si è fatta avanti sdoganando tale possibilità con il già citato ChatGPT che utilizza appunto l’IA generativa per fornire nuovi contenuti partendo da una richiesta testuale dell’utente. Di recente, inoltre, l’azienda ha anche annunciato che a breve ChatGPT parlerà e vedrà, così da fornire anche interazioni vocali con gli utenti.

Le novità di OpenAI però non finiscono qui, perché esiste anche un software di AI generativa basato sulle immagini. Stiamo parlando di Dall-e, il quale èa appunto in grado di generare immagini partendo da prompt testuali forniti sempre dagli utenti. Naturalmente, il gruppo Meta non ha alcuna voglia di stare a guardare e si fa avanti con la sua proposta iniziando a sperimentare su WhatsApp. Gli sviluppatori hanno comunque fatto sapere che tali novità legate all’intelligenza artificiale saranno di grande aiuto per gli utenti della piattaforma, e le funzioni essenzialmente verteranno tutte sulla questione della privacy. Si tratta di un argomento che da sempre sta a cuore all’azienda, e in generale a tutte le imprese che oprano nel settore.

Tanto è vero che danni ChatGPT mesi fa venne bloccata proprio dal Garante della privacy.

Intelligenza artificiale su WhatsApp

Cosa farà l’AI generativa sulla piattaforma del gruppo Meta? Essenzialmente le funzioni che la vedranno protagonista saranno tre: gli adesivi IA, le chat IA e la generazione di immagini fotorealistiche. Per gli adesivi avremo quindi la possibilità di generarne alcuni personalizzati e basati appunto sulle necessità dell’utente. Sarà appunto L’AI a cercare di cogliere tali esigenze e generare nuovi stickers. Per quanto riguarda il secondo aspetto, avremo una nuova chatbot nella quale l’utente potrà dialogare con l’AI e sviluppare nuovi contenuti, magari partendo da domande sul funzionamento di WhatsApp stesso e fungendo quindi da assistente per le FaQ dell’azienda. Infine, la terza è quella relativa alle immagini. In questo caso WhatsApp emulerà ci che già accade sulla già citata piattaforma Dall-e.

Come dicevamo però, massima attenzione alla privacy. Per funzionare bene l’intelligenza artificiale deve conoscere al meglio l’utente. Come farlo senza intaccare la sua privacy. Per tali test Meta introdurrà dei paletti, oltre i quali l’AI non potrà andare. A tal proposito Meta ha comunicato che:

“L’IA può leggere ciò che viene inviato, ma i tuoi messaggi personali rimangono crittografati end-to-end, quindi né Meta né nessun altro può vederli“.

Al momento l’azienda sta lavorando con alcuni partner per completare il più velocemente possibile i test e lanciare le novità in tempi brevi.

I punti salienti…

  • WhatsApp si prepara ad ospitare l’intelligenza artificiale generativa sulla piattaforma;
  • saranno introdotte funzioni per creare immagini, nuovi stickers personalizzati e una chatbot tra utenti e IA;
  • Meta assicura che il tutto sarà effettuato nel rispetto della privacy degli utenti.