È uno dei registi più autorevoli del momento, uno dei pochi che può vantare il pieno controllo sui suoi film. Stiamo parlando di Christopher Nolan. Stavolta il regista britannico si è avventurato in un argomento particolarmente attuale, ossia l’intelligenza artificiale. Cosa ha detto a proposito?

I rischi di una tecnologia troppo avanzata

Ormai si fa un gran parlare dei rischi che l’intelligenza artificiale sta portando al mondo. L’arrivo di software estremamente avanzati come ChatGPT ha scatenato un vero e proprio polverone e in generale l’uso della tecnologia sembra fuori controllo.

I rischi possono essere molteplici: da una nuova rivoluzione nel mondo del lavoro, cosa che potrebbe comportare la fine di molte professioni, alla contraffazione della realtà, fenomeno di cui si sta occupando anche la nuova stagione di Black Mirror, con il primo episodio che gioca molto anche su deepface, il programma che permette di trasformare i volti delle persone dando loro connotati di personaggi famosi. Christopher Nolan non è certo uno scienziato, ma possiamo dire che di scienza e tecnologia ne mastica parecchio.

Le sue incursioni nella fantascienza son ben note, con film ormai divenuti classici del genere come Interstellar e Inception. Di recente però sta per lanciare un nuovo lavoro, ossia Oppenheimer, il noto fisico che lavorò al progetto Manhattan, quello della bomba atomica. Insomma, i rischi della tecnologia sono ben noti al regista londinese, quindi il suo parere è senza dubbio autorevole a riguardo. Ma cosa pensa quindi dell’intelligenza artificiale Nolan?

“La crescita dell’IA in termini di sistemi di armamento ed i relativi problemi che si appresta a creare, sono ormai evidenti da molti anni. Tuttavia sono pochi i giornalisti che si sono preoccupati di scriverne. Ora che c’è un chatbot in grado di scrivere un articolo per un giornale locale, improvvisamente è tutto diventato una crisi”.

La sua frecciata va subito a segno e colpisce i media.

In effetti, i rischi dell’IA sono evidenti da tempo, ma solo ora che gli organi di stampa si sentono fortemente minacciati, se ne parla in continuazione.

Intelligenza artificiale, i dubbi di Nolan

Come sempre, un approccio intelligente al problema è quello di distinguere lo strumento dal suo utilizzatore. L’intelligenza artificiale in sé non dovrebbe essere una minaccia, ma è bene capire in che mani andrà. Ecco le parole di Nolan a riguardo:

“Se sosteniamo la tesi che l’IA sia onnipotente, stiamo avallando l’idea che possa sollevare le persone dalle loro responsabilità sul piano militare, sul piano socio-economico, e su qualunque altro. Il più grande pericolo delle IA è che attribuiamo a queste caratteristiche divine che possano quindi deresponsabilizzarci. Non so quali siano le basi mitologiche di tutto questo, ma nel corso della storia dell’uomo c’è sempre stata questa tendenza a creare falsi idoli, a plasmare qualcosa a nostra immagine per poi affermare che abbiamo poteri divini in virtù di questo”.

Ancora più illuminante il passaggio successivo, dove Nolan chiarisce il nocciolo della questione, quello nel quale è bene che i soggetti si assumano le responsabilità delle azioni che faranno compiere all’intelligenza artificiale:

“Penso che l’IA possa ancora essere uno strumento molto potente per noi. Sono ottimista su questo. Lo sono davvero. Ma dobbiamo vederlo come uno strumento. La persona che la brandisce deve comunque assumersi la responsabilità di brandire questo strumento. Se attribuiamo alle IA lo status di essere umano, allo stesso modo in cui ad un certo punto lo abbiamo legalmente attribuito alle aziende ed alle corporazioni, allora sì, avremo problemi enormi”.