Non sta scombussolando solo il mondo esterno, ma anche quello interno. L’intelligenza artificiale sta dando uno scossone forte a ogni settore professionale, ma a quanto pare la stessa azienda che lo ha lanciato, ora ha deciso di rivedere completamente i suoi piani. La notizia di Sam Altman, uno dei fondatori di OpenAI e papà di ChatGPT, è stato licenziato. Per lui niente paura, anzi è già stato assunto e messo alla guida di Microsoft.

Colpo di scena per OpenAI

In un comunicato si legge che la società non ha più fiducia nelle sue capacità, ma intanto Altman si dice fiero di ciò che ha fatto.

Al suo posto OpenAI ha deciso di mettere Mira Murati, un’ingegnere albanese di 35 anni. La decisione di cacciare Altman dalla società che fino a pochi giorni fa era la sua creatura, ha subito fatto il giro del web. L’intelligenza artificiale è il grande argomento del nostro tempo, ma allo stesso tempo sta diventando anche una grande preoccupazione. Proprio di recente, OpenAI era corsa ai ripari, poiché i suoi server non ce la facevano più a supportare l’enorme numero di abbonati alla nuova versione Premium di ChatGPT. Si tratta di un successo senza precedenti, eppure i vertici dell’azienda hanno deciso di fare a meno di uno dei suoi massimi capi.

Altman viene sostituito, in attesa di trovare un nuovo capoazienda, da Mira Murati. La nuova co-CEO ha già avuto esperienze in Goldman Sachs e in Tesla. Dal 2018 lavora in OpenAI e fino a ieri era chief technology officer, collaborando quindi allo sviluppo di ChatGPT. A dare maggior risalto alla notizia è il fatto che nel comunicato OpenAI ha usato parole decisamente troppo esplicite per giustificare il licenziamento di Altman, dichiarando appunto di “non avere più fiducia nella capacità di Altman di continuare a dirigere OpenAI”. Sempre secondo l’azienda “Altman non è stato sufficientemente sincero nelle comunicazioni con i consiglieri, ostacolando, così il corretto esercizio delle sue responsabilità”.

Intelligenza artificiale, ora tocca a Microsoft?

C’è chi addirittura adduce motivi personali in merito al licenziamento di Altman. Motivi che potrebbero riguardare il suo attuale compagno, o che in qualche modo avrebbero a che fare con le sue preferenze sessuali. Speriamo non si tratti davvero di motivazioni tanto medievali, anche se le voci di corridoio in merito si fanno abbastanza insistenti. Sta di fatto che l’imprenditore non troverà certo problemi nella sua carriera professionale. Anzi, ha già risolto, visto che Microsoft ha annunciato che sarà proprio lui a guidare la sua intelligenza artificiale. Ad affiancare Sam Altman in Microsoft ci sarà anche Greg Brockman, membro del consiglio di amministrazione e cofondatore di OpenAI, che ha lasciato l’azienda la scorsa settimana. Satya Nadella, amministratore delegato di Microsoft, ha dichiarato in un post:

“Rimaniamo impegnati nella nostra partnership con OpenAI e siamo fiduciosi nella nostra roadmap di prodotti, nella nostra capacità di continuare a innovare con tutto ciò che abbiamo annunciato al Microsoft Ignite, e nel continuare a supportare i nostri clienti e partner”.

È molto probabile quindi che sia proprio questo il motivo dell’allontanamento di Altman da OpenAI. Probabilmente l’azienda non ha visto di buon occhio le trattative personali del suo capo con Microsoft in merito all’intelligenza artificiale ed è forse per questo motivo che quindi si è deciso di licenziarlo (da qui le parole relative alla poca sincerità mostrata da Altman verso il resto del gruppo).

I punti chiave…

  • Altman viene licenziato da OpenAI, l’azienda che aveva contribuito a diventare grande;
  • motivazioni poco chiare, ma forse l’azienda non ha gradito le future missioni del suo co-fondatore;
  • Altman è infatti ora alla guida dell’intelligenza artificiale di Microsoft.