Arriva dal Consiglio Regionale del Lazio la nuova proposta firmata da Eleonora Mattia, consigliere alla Pisana del Pd. Si tratta di corsi di formazione a tutela dei lavoratori che rischiano di perdere il posto per l’arrivo dell’intelligenza artificiale in svariati campi lavorativi. La paura infatti è che nel prossimo triennio possano essere sostituiti dall’AI e perdere il loro posto.

Una nuova rivoluzione copernicana

Ormai si fa un gran parlare di intelligenza artificiale e delle conseguenze che tale avanzamento tecnologico può provocare anche nel mondo del lavoro.

A rischio molte categorie, le quali potrebbero essere sostituite dall’AI generativa in operazione di calcolo, raccolta dati e altre mansioni simili. Se con la rivoluzione industriale furono gli operai a vedere il loro lavoro manuale sensibilmente ridotto, stavolta sono gli impiegati a rischiare grosso. Secondo i dati raccolti, il Lazio è la seconda regione a rischio per numero di lavoratori che potrebbero subire tale sostituzione. Le parole della Mattia sono chiare in questo senso:

“Il Lazio, secondo i dati di Confartigianato, è la seconda regione in Italia per posti di lavori a rischio, con il 32% sul totale nazionale di 8,4 milioni. Come evidenziato da Papa Francesco, l’Intelligenza Artificiale è una ‘rivoluzione che va guidata’, sia per le sue implicazioni umane che sociali, altrimenti rischiamo che la sfida digitale si trasformi, da opportunità in uno ‘tsunami tecnologico’, parafrasando la premier Meloni, e, aggiungerei, occupazionale”.

Servirebbe quindi preparare tali lavoratori a rischio al fine di consentire loro di adeguarsi alle nuove esigenze del mercato lavorativo. Ecco quindi l’idea di avviare nuovi corsi di formazione per il triennio a venire. Nel testo presentato al Consiglio della regione Lazio si legge:

“Il saldo tra i nuovi posti di lavoro scaturiti dall’intelligenza artificiale e i posti persi perché soppiantati dai nuovi sistemi tecnologici interesserà in particolare le mansioni non toccate dalle precedenti rivoluzioni industriali, il cambiamento in atto, a differenza dei precedenti, sarà di tale entità e rapidità da compromettere la tenuta sociale, se non adeguatamente governato”.

Intelligenza artificiale e lavoro, la proposta del Lazio

La di legge ha il seguente titolo: Disposizioni per la tutela dei lavoratori penalizzati dall’impiego dei sistemi di intelligenza artificiale.

Tale proposta, come detto intende tramutarsi in nuovi corsi di formazione con lo scopo di offrire nuove competenze ai lavoratori a rischio e rendere quindi le loro mansioni più resilienti, così da resistere alla rivoluzione operata dall’intelligenza artificiale. Si tratta di un passo importante per il mondo del lavoro nel nostro paese. Meglio giocare d’anticipo, anziché trovarsi poi impreparati, cosa che ad esempio sta accadendo con i nuovi corsi di formazione per gli ex percettori senza reddito di cittadinanza. Due gli obiettivi della proposta, resilienza per i lavori a rischio e ricollocazione per coloro che invece perderanno il posto a causa dell’intelligenza artificiale:

“L’obiettivo di questa proposta di legge è tutelare i posti di lavoro con il sostegno alla formazione delle persone che operano in quei settori più esposti all’obsolescenza delle competenze derivante dall’applicazione di software e dispositivi di Intelligenza Artificiale. Due le linee d’intervento: acquisizione di nuove competenze, per rendere più resilienti mansioni specifiche del settore, o, laddove non fosse possibile, ricollocamento. Tra le principali azioni previste dal provvedimento, un ‘Piano triennale di conciliazione tra risorse umane e Intelligenza Artificiale’, che individui i settori produttivi maggiormente interessati, classificandoli in alto, medio e basso rischio; stimi il numero di lavoratori coinvolti e analizzi le nuove figure professionali legate all’I.A.”.

Secondo la consigliera, oltre all’approvazione del Consiglio regionale, il quale dovrà seguire l’intero iter del caso, servirà anche il sostegno dell’Unione Europea, al fine di procedere in modo coeso verso questa direzione ed evitare che l’insorgere dell’intelligenza artificiale nel mondo del lavoro possa trasformarsi in una vera e propria bomba sociale.

I punti chiave…

  1. presentato alla regione Lazio una nuova proposta per tutelare il mondo del lavoro;
  2. l’IA rischia di far perdere il posto al 32% dei lavoratori laziali;
  3. la proposta comprende nuovi corsi di formazione per consentire ai lavoratori di resistere a tale rivoluzione.