Altro che tegola, quella dell’evoluzione dell’intelligenza artificiale si sta rivelando essere un vero e proprio cataclisma. A quanto pare, da quando è apparso ChatGPT, il phishing via mail è aumentato del 464%. Si avete capito bene, tale truffa si è più che quadruplicata e si rischia di arrivare a una situazione insostenibile. Ma ora sotto la lente d’ingrandimento ci finisce Google con il suo nuovo Bard.
Bard vs ChatGPT
Stavolta l’analisi ci arriva dal Check Point Research (Cpr), i cui ricercatori hanno indagato a fondo su Google Bard, il nuovo software di Big G basato sull’intelligenza artificiale generativa.
In sintesi, secondo gli esperti, gli hacker potrebbero utilizzare l’intelligenza artificiale del colosso americano a supporto delle loro attività malevole.Secondo i professionisti della cybersicurezza, questi hacker presto utilizzeranno il nuovo software targato Google per generare email di truffa e creare codici per sviluppare app spia e minacce di tipo ransomware. Insomma, si prospetta proprio un bel programmino per gli hacker, e noi povere vittime dovremo dribblare tutte queste insidie. C’è da dire che il lavoro di Google è stato enorme. Stiamo parlando di un progetto che in pratica ha abbracciato circa 20 anni di lavoro e che ora vede finalmente i suoi frutti. A maggio c’è stato il Google I/O e, secondo gli esperti, con Bard Google entra ufficialmente nell’era dell’intelligenza artificiale.
Intelligenza artificiale, cosa rischiamo?
La risposta a questa domanda è: tutto e niente! Ormai si parla da tanto tempo di questi rischi relativi all’intelligenza artificiale. Il mondo è in realtà però in trasformazione da decenni e sappiamo benissimo che la tecnologia è il più grande strumento di trasformazione che abbiamo mai avuto a disposizione. Cosa ne sarà del mondo? È la domanda che tutti si pongono. Si trasformerà in qualcosa di migliore o di peggiore? Benché la sensazione è che si stia andando verso una possibile deriva, sappiamo altrettanto bene che il progresso non si può arrestare. Stiamo vivendo proprio in questi giorni un sciopero senza precedenti a Hollywood. In realtà, benché anche in quel caso il motivo principale sia economico, una delle proteste è legata proprio anche all’intelligenza artificiale ed è senza dubbio la motivazione che più di tutte sta facendo il giro del web.
Non c’è dubbio che la cosa ormai vada regolamentata. Bard di Google presenta una privacy molto più forte del primo ChatGPT di OpenAI, ma al momento resta un sorvegliato speciale da parte del Garante. Inoltre, sappiamo ormai bene che il problema dell’intelligenza artificiale non è solo la privacy ma, come abbiamo visto, anche la questione relativa alla sicurezza. Questi software sono in grado di aiutare gli hacker a sviluppare minacce sempre più efficaci. Le truffe sono lo spauracchio che dovremo affrontare se vogliamo continuare a stare nel nuovo mondo che abbiamo costruito.
Riassumendo…
- Con Bard anche Google entra nel mondo dell’intelligenza artificiale;
- gli esperti mettono in guardia da nuovi rischi, con l’IA gli hacker stanno aumentando le loro truffe;
- i numeri sono impressionanti, il phishing è aumentato dal 464% da quando è apparso ChatGPT.