Da quando il Cavaliere se n’è andato, in Italia non si parla d’altro. Da qualche giorni, inoltre, si è fatta avanti l’intitolazione a Berlusconi per una strada o una struttura importante del nostro paese. Finalmente la proposta più o meno ufficiale è arrivata, e a paventarla è stato il suo amico Gabriele Albertini, ex sindaco ci Milano.

Milano Linate dedicata al Cavaliere

L’aeroporto Milano Linate, oggi dedicato a Enrico Forlanini, pioniere dell’aviazione italiana che tra ‘800 e ‘900 diede una forte spinta all’industria del settore, domani potrebbe cambiare nome e chiamarsi Silvio Berlusconi.

È questa la proposta dell’ex sindaco di Milano, la quale non è passata inosservata, sia tra coloro che sono favorevoli, sia tra quelli che invece non vedono di buon occhio questo omaggio. L’intitolazione a Berlusconi però si fa abbastanza complessa, se consideriamo che anche chi è d’accordo con l’omaggio all’ex premier, storce però il naso di fronte alla struttura scelta. Parliamo infatti dell’ottavo aeroporto d’Italia, e terzo della Lombardia. Tra l’altro, tristemente noto per i fatti accaduti l’8 ottobre 2001, quando proprio nell’aeroporto di Linate due aerei si scontrarono provocando 118 morti, il più alto numero di vittime di un incidente aereo in Italia.

Formigoni storce il naso a questa proposta, soprattutto perché sa bene che Berlusconi era molto più legato all’aeroporto di Malpensa. Ecco le sue parole: “Se si scegliesse un aeroporto sarebbe più adeguato Malpensa, mentre Linate esiste da cent’anni, il moderno Malpensa lo abbiamo fatto io e Berlusconi, lui da presidente del Consiglio, io da presidente di Regione. Quindi era il suo aeroporto, oltre che il mio”. Ma perché non si sta optando per una strada? Perché in questo caso ci sono dei tempi da rispettare, mentre per quanto riguarda gli aeroporti basta la semplice decisione dell’amministratore.

Intitolazione a Berlusconi, i sì e i no

C’è l’ok da parte di Salvini, e il MIT si prepara ad accogliere l’intitolazione a Berlusconi con il consenso della famiglia. Ecco le parole del leader della Lega: “Un’idea che ha preso forza nelle ultime ore: sarà cura del Mit fare ulteriori approfondimenti e verificare anche la volontà della famiglia”. Il fronte del sì per Linate vede anche la partecipazione di Letizia Moratti, la quale ha scritto una lettera per tale proposito insieme a Sergio Scalpelli, Ada Luicia De Cesaris, Franco Debenedetti e Alberto Mingardi. Ma c’è anche il fronte del no, e tra questi il più agguerrito è God Lerner, il quale chiede alle istituzioni un minimo di misura e proporzione, ricordando che lo scalo di Fiumicino porti il nome di Leonardo Da Vinci, quello di Venezia di Marco Polo, quello di Genova di Cristoforo Colombo.

Se Gad Lerner usa un tono ironico per denigrare la proposta dell’intitolazione a Berlusconi, chiedendo a questo punto di aspettare i canoni 10 anni per una via a Milano, Paolo Romano, del PD milanese, va a briglie sciolti senza mezzi termini:

“Per Falcone e Borsellino non abbiamo fatto neanche il lutto e ora siamo qui a discutere di celebrare, con una intitolazione di un aeroporto così importante per la città, un condannato in via definitiva per frode fiscale. E ricordo che nella sentenza di condanna di Marcello Dell’Utri per concorso esterno in associazione mafiosa, lo stesso Dell’Utri viene riconosciuto mediatore tra Cosa Nostra e Berlusconi”.

Parole durissime che alzano ancora di più la polemica e che forse, a questo punto, sarebbe meglio glissare smettendo di parlare anche di Berlusconi e concedendo anche a lui finalmente il riposo.

Riassumendo…

  • Ex sindaco di Milano chiede che l’aeroporto di Linate venga intitolato a Berlusconi;
  • Salvini da l’ok;
  • duri attacchi da parte di God Lerner e del PD.