Le condizioni precarie del paese stanno mettendo in moto tutta una serie di provvedimenti atti a contrastare la povertà in cui versano alcuni cittadini e famiglie. Il reddito di dignità lanciato dalla Regione Puglia potrebbe essere un’ancora di salvezza per molti residenti. Ma come e dove fare domanda? E quali sono i requisiti da soddisfare? Scopriamolo insieme.

La lotta alla povertà

Al via un nuovo provvedimento per contrastare la povertà. Anche in questo caso sono le regioni a prendere in mano la situazione e cercare di aiutare concretamente i propri cittadini.

Come nel caso degli incentivi auto lanciati dalla regione Toscana, stavolta ci ha pensato la Puglia a proporre un importante e concreto aiuto a coloro che sono in difficoltà economica. Ecco che nasce il reddito di dignità pugliese, un servizio assistenziale che può arrivare fino a 500 euro al mese. La proposta era già stata annunciata da tempo, ma era in attesa di conferma, in quanto prima di ufficializzarla, come è normale che sia, è necessario regolamentarla a dovere ed assicurarsi che ci siano tutti i fondi a disposizione.

Pur con qualche piccola modifica, dunque, finalmente arriva questo reddito di dignità pugliese, il quale naturalmente è rivolto ai residenti in Regione e possono presentare domanda solo coloro che rispecchiano determinati requisiti. Il più scontato e ovvio, naturalmente, è quello relativo a un ISEE basso. Come dicevamo, è previsto un assegno mensile massimo di 500 euro, a fronte dell’adesione al Patto d’Inclusione. Si tratta di un provvedimento regolamentato dallo stesso Governo Meloni e atto a rimuovere le cause di povertà presenti sul territorio. Tale regolamentazione prevede appunto l’attuazione di interventi mirati in cui le famiglie stesse sono coinvolte insieme ai supporti disponibili per i servizi territoriali.

Reddito di dignità, come funziona?

Come detto, bisogna avere un ISEE basso per fare domanda del reddito di dignità pugliese.

Nello specifico, il richiedente deve essere residente in Puglia e avere un ISEE non superiore a 9360 euro. Una volta presentata domanda si entra in graduatoria, e verranno naturalmente sostenuti i soggetti meglio posizionati all’interno della stessa. È bene precisare che risulteranno particolarmente privilegiate le famiglie numerose, specie se con disoccupati ultracinquantenni. Questo naturalmente perché tali soggetti avranno una difficoltà maggiore ad entrare nel mondo del lavoro oggi, vista l’età avanzata per l’impiego.

Ma come presentare domanda? Se abbiamo visto quali sono i pochi, ma fondamentali requisiti da soddisfare, è ora importante capire come richiedere il reddito di dignità ed entrare in graduatoria. Per farlo basta accedere alla piattaforma della Regione Puglia tramite il Sistema Pubblico di Identità Digitale (SPID). Il nuovo regolamento ha previsto che l’erogazione delle somme deve essere legata alla partecipazione da parte del candidati al programma di inclusione sociale e lavorativa indicata come “percorso 4 del Programma GOL”. Tale percorso formativo è rivolto principalmente proprio a persone che risultano ormai lontane dal mondo del lavoro. I soggetti in questione vengono appunto definiti come individui con bassa occupabilità. Verranno quindi accompagnati verso possibili sbocchi lavorativi come servizi educativi, assistenza socio sanitaria e altre possibili realtà sociali.

I punti più importanti

  • La Regione Puglia ufficializza il reddito di dignità, un sostegno mensile che può arrivare fino a 500 euro;
  • possono farne domanda ed entrare in graduatori i residenti in Regione con ISEE non superiore a 9360;
  • verranno privilegiate le famiglie particolarmente numerose e con disoccupati ultracinquantenni nel nucleo.