Colpo di scena da parte della Cassazione, arriva una sentenza che rivede completamente le nostre convinzioni sull’alcoltest e in pratica va a incidere in maniera piuttosto importante anche sul Codice della Strada. Di cosa si tratta? Vediamo nel dettaglio cosa ha deciso la Corte di Cassazione e cosa comporta quindi questa sua decisione sulla legge stradale.

Un indizio tra tanti

Cosa ha stabilito la Corte di Cassazione in merito all’alcoltest? La sostanzia del cose è che tale esame non è più importante, anzi non serve perfettamente a nulla.

Secondo i giudici infatti si tratta di un semplice indizio tra tanti. Anzi, a pesare maggiormente sono la testimonianza degli agenti, l’odore di alcool e l’incapacità di rispondere alle domande durante il fermo degli agenti stessi. L’alcoltest quindi diventa un “di più” non più necessario, mentre a contare sono invece gli elementi oggettivi e sintomatici. Ma come? Non è forse un test a essere oggettivo, rispetto alla testimonianza degli agenti che, invece, è effettivamente soggettiva? Questa la Corte ce la deve proprio spiegare. Se infatti sui sintomi si può essere tutti d’accordo, la dicitura degli elementi oggettivi è quella che fa storcere il naso a molti.

Un sintomo infatti può essere anche interpretato, in quanto non rispondere correttamente alle domande degli agenti comporta un problema che legittima appunto il fermo e la sospensione della guida. Ma per quanto riguarda gli elementi oggettivi, l’odore sentito e la valutazione degli agenti rimane un fatto soggettivo, e quindi decisamente inferiore a quello che invece può offrire l’alcoltest. Il codice della strada quindi viene ancora una volta ritoccato, ma questa volta non tutti sono d’accordo. Ma come nasce questa nova sentenza? Tutto parte dal ricorso avanzato da un automobilista di Brescia, il quale chiedeva la cancellazione della sanzione proprio perché non c’era stato un alcoltest che confermasse la sua trasgressione.

Alcoltest non più necessario, è spaccatura

L’automobilista di Brescia pensava di farla franca, forte del fatto che gli agenti non avevano fatto su di lui l’alcoltest e non avessero quindi un dato oggettivo per sanzionarlo. La Corte di Cassazione però ha confermato la sanzione con una sentenza che quindi fa giurisprudenza e cambia il Codice della Strada sancendo che l’alcoltest non è più necessario. Ecco uno stralcio della sentenza:

“Poiché l’esame strumentale non costituisce una prova legale, l’accertamento della concentrazione alcolica può avvenire in base ad elementi sintomatici per tutte le ipotesi di reato previste dall’articolo 186 del Codice della strada e qualora vengano oltrepassate le soglie superiori la decisione deve essere sorretta da congrua motivazione. Ne consegue pertanto che, in assenza di un espletamento di un valido esame alcolimetrico, il giudice di merito può trarre il proprio convincimento in ordine alla sussistenza dello stato di ebbrezza di adeguati elementi obiettivi e sintomatici, che nel caso in esame i giudici di merito hanno congruamente individuato in aspetti quali lo stato comatoso e di alterazione manifestato dall’imputato alla vista degli operanti, certamente riconducibile ad un uso assai elevato di bevande alcoliche, certamente superiore alla soglia di 1.50″.

Come detto, la decisione però fa discutere. A storcere il naso non è solo l’automobilista, ma anche altri, i quali appunto sostengono che senza tale test verrebbe appunto meno il dato oggettivo del tasso alcolemico, il quale può appunto essere riscontrato soltanto attraverso l’alcoltest. Insomma, la stessa obiezione che facevamo poco sopra e che differenzia gli elementi oggettivi erroneamente citati dai giudici.

I punti chiave…

  • Cassazione ritiene l’alcoltest non più necessario, basta il parere degli agenti;
  • nuovo importante tassello nel codice della strada;
  • non mancano i critici, i quali fanno notare che il dato oggettivo è offerto soltanto dal tasso di alcol rilevato.