I dati ci dicono che ad agosto erano 2 milioni i disoccupati nel nostro paese. Circa un terzo sono giovani di età fino a 34 anni. A quanto pare però, ci sono ancor circa un milione di posti vacanti. E c’è un lavoro da 5 mila euro al mese che a quanto pare nessuno vuole fare nel nostro paese. Si tratta dell’ingegnere elettronico. Secondo le statistiche, infatti, ci sarebbe molta richiesta per questa figura professionale, ma manca il personale qualificato.

Tanti posti di lavoro ancora disponibili

Sembra un vero e proprio paradosso, ma in Italia aumenta la disoccupazione e allo stesso tempo salgono le richieste per alcune figure professionali.

Ne consegue che ci sono alcuni lavori che gli italiani non vogliono fare. Secondo i dati, a settembre 2022 su 5,2 milioni di assunzioni previste, il 40% risulta essere di difficile reperimento. In sintesi, lo scorso anno sono rimasti vacanti circa 2 milioni di posti di lavoro a causa di mancanza di personale qualificato. Quella dell’ingegnere elettronico non è l’unica figura professionale che risulta essere difficile da trovare nel nostro paese. Ecco le altre professioni che stentano: saldatori, medici di medicina generale, intonacatori, dirigenti d’azienda, meccanici, infermieri e tecnici manutentori.

Non tutte queste figure necessitano di una laurea, né una formazione professionale elevata, eppure le carenze aumentano. L’Italia dunque è uno dei paesi con la media di disoccupazione più alta d’Europa, nonostante secondo il Ministro del Lavoro, Marina Calderone, molti posti siano disponibili. Quella dell’ingegnere elettronico poi risulta una situazione abbastanza paradossale, visto che parliamo di un lavoro da 5 mila euro al mese, almeno potenzialmente. Si tratta di un professionista specializzato nella progettazione, sviluppo e manutenzione di dispositivi elettronici e sistemi di comunicazione. Nello specifico parliamo di un lavoro che si interfaccia con un’ampia gamma di tecnologie e la sua competenza risulta fondamentale per l’industria delle telecomunicazione e l’elettronica.

Parliamo quindi di una professione che si rivelerà senza dubbio anche molto resiliente alle interferenze delle nuove tecnologie basate sull’intelligenza artificiale.

Lavoro da 5 mila euro al mese

Oggi si parla tanto di come sta cambiando il mondo del lavoro anche per la presenza a tratti invadente dell’intelligenza artificiale. Eppure, una professione come quella dell’ingegnere elettronico sembra adattarsi perfettamente anche al nuovo mondo lavorativo che si sta andando a delineare. I professionisti del settore infatti lavorano alla progettazione di smartphone, computer, dispositivi intelligenti, elettrodomestici e altro ancora. Gli ingegneri elettronici possono lavorare in modo autonomo, oppure da dipendenti di aziende private o all’interno di strutture pubbliche. Come abbiamo visto quindi le opportunità non mancano, e soprattutto la paga si rivela essere ben oltre la media nazionale. Entrando più nel merito del salario, come abbiamo detto si tratta di un lavoro da 5 mila euro al mese, almeno potenzialmente.

Nello specifico, infatti, il salario di un ingegnere elettronico alle prime armi è di circa 24 mila euro lordi, ossia 2 mila euro al mese. Con un’anzianità da 4 a 9 anni invece si può salire già a 39 mila euro lordi. Gli esperti che vantano già oltre 10 anni di esperienza arrivano invece a guadagnare fino a 60 mila euro all’anno, ossia appunto 5 mila euro al mese. In altri paesi europei il loro salario è ancora più alto, ma si tratta comunque di compensi che molti lavoratori dalle nostre parti si sognano. Insomma, questa professione potrebbe dare non poche soddisfazioni a coloro che la intraprendono, sia da un punto di vista economico che professionale. Eppure, il nostro paese sta mostrando grande difficoltà a reperire queste figure.

I punti salienti…

  • sono circa 2 milioni i disoccupati nel nostro paese, eppure i dati ci dicono che ci sono un milione di posti di lavoro rimasti vacanti;
  • tra i paradossi c’è quello dell’ingegnere elettronico, una figura professionale di difficile reperibilità;
  • lo stipendio di un giovane alle prima armi è di 24 mila euro annui, un espero può arrivare a 60 mila euro all’anno.