Con l’arrivo dell’estate torna puntualmente il rischio di beccarsi una bella multa al volante. Perché? Ve lo sveliamo subito andando a scoprire qual è anche la sanzione che ci attende. La multa infatti risulta salatissima per i trasgressori. Probabilmente, i più perspicaci avranno già capito di cosa stiamo parlando, visto che abbiamo fatto riferimento all’arrivo dell’estate. Ebbene sì, stiamo parlando dell’aria condizionata. Lo scorso anno è stata infatti un incubo per gli automobilisti, tanto che a un certo punto dovette scendere in campo Salvini per dire alle Forze dell’Ordine di usare un minimo di tatto e di buonsenso.

Una colpa condivisa

Con i bari problemi che presenta il nostro ecosistema è il caso di divedere equamente le colpe tra tutti noi. E con l’arrivo della bella stagione si passa a quella che è un’altra cattiva abitudine condivisa. Stiamo parlando di parcheggiare lasciando il motore acceso durante la sosta al fine di tenere l’aria condizionata a palla in macchina. Il caldo è insopportabile e molti proprio non riescono a fare questo sacrificio, ma ecco che scatta la multa, soprattutto se poi il conducente commette anche altre infrazioni legate alla sua sosta. C’è ad esempio chi addirittura si mette in doppia fila, pensando che tanto è in macchina e può spostarla quando vuole. In realtà, sostare in seconda fila provoca comunque disagi allo scorrimento del traffico, e per questo motivo la pratica va sanzionata a prescindere.

Oltre alla multa, gli esperti fanno poi notare un’altra importante conseguenza negativa del lasciare il motore e l’aria condizionata accesi durante la sosta. Tale prassi, infatti, soprattutto se protratta nel tempo, può portare a diverse conseguenze negative per la nostra auto. C’è addirittura chi parla di cattivo odore all’interno del veicolo, ma anche danni allo stesso motore, o quanto meno problematiche che ne vanno a compromettere l’efficienza riducendo le capacità dei carburanti.

A darci una serie di importanti suggerimenti in merito è Parclick, piattaforma che si occupa proprio di aiutare i guidatori a trovare parcheggio nel nostro Paese.

Multa salata per i trasgressori

Come abbiamo visto, ormai la battaglia per la sostenibilità è una causa che interessa tutti e a cui tutti, volenti o nolenti, dovremo partecipare, viste le tante imposizioni volute dall’Unione Europea. Si tratta naturalmente di una causa giusta, ma non sempre la politica aiuta. Nell’avvento delle auto elettriche, ad esempio, stiamo vedendo come nel nostro Paese la riuscita sia ancora tutta da dimostrare, e questo perché il Governo si è dimostrato tardivo nell’incentivarne l’acquisto. Ci sono poi però anche problematiche legate esclusivamente alla nostra condotta irresponsabile, come appunto quella di utilizzare l’aria condizionata e quindi con motore acceso durante la sosta. Ma a quanto ammonta la multa? L’articolo 157 del Codice della strada prevede una sanzione che va da 216 a 432 euro. A questo, come detto, si può aggiungere un’altra sanzione, quella della sosta in doppia fila, e in questo caso la multa va da 41 a 168 euro. Ecco quanto dichiarato da Ester Stivelli, Squad Lead di Parclick:

“A volte pensiamo che sia impossibile contribuire alla questione ambientale, ma dobbiamo ricordare che è la somma dei piccoli gesti di ognuno di noi ad avere un peso tale da produrre cambiamenti significativi. Per questo è importante prendere coscienza dell’impatto delle nostre azioni, anche quando ci sembrano insignificanti e provare a cambiarle affinché siano più rispettose dell’ambiente che ci circonda. Spegnere l’auto mentre aspettiamo per un breve periodo di tempo è facile e possiamo farlo tutti, mentre se abbiamo necessità di sostare per un tempo relativamente lungo, possiamo sempre prenotare un parcheggio evitando stress, multe ed emissioni innecessarie”.

I punti salienti…

  • la sanzione per chi lascia il motore acceso durante la sosta  va da 216 a 432 euro;
  • si tratta di una pratica abusata durante l’estate, poiché in questo modo lasciamo l’aria condizionata accesa;
  • il Codice della Strada punisce i trasgressori al fine di limitare l’inquinamento atmosferico.