Si fanno sempre più numerosi i pensionati all’estero. È questo il dato che gli analisti ci consegnano in merito alle persone che sono uscite dal mondo del lavoro e vogliono godersi ora il meritato riposo andando vivere in altri Paesi, sia per fare nuove esperienze e rinvigorire la terza età, sia per affrontare un costo della vita più basso rispetto al nostro. Ma quali sono le mete preferite?

Le mete preferite

Svizzera, Germania, Spagna, Stati Uniti, Canada, Australia, Francia, Belgio e in parte la Gran Bretagna.

Sono questi i Paesi dove risiede la maggior parte dei pensionati italiani all’estero. Non di poco conto anche il numero degli stranieri che hanno avuto un’attività lavorativa nel nostro paese, maturando i contributi pensionistici sufficienti a ottenere l’agognato servizio di assistenza previdenziale, e pronti poi a tornare nella propria nazione originaria per godersi il riposo durante la loro terza età. A questi ultimi è destinato il 24,1% del totale delle pensioni pagate all’estero. Le pensioni più sostanziose invece vengono erogate ai pensionati italiani che sono andati in Germania, Canada, Australia, Francia, Svizzera, Stati Uniti, Belgio e Spagna. Entrando più nel merito di tali importi, ecco la classifica dei paesi nei quali il nostro Istituto di Previdenza sborsa somme più alte:

  • Portogallo (oltre 153 milioni),
  • Spagna (più di 126 milioni),
  • Svizzera (quasi 110 milioni di euro),
  • Germania (oltre 108 milioni)
  • Francia (oltre 96 milioni).

Se da un lato c’è stata una decrescita da parte dell’Inps per quanto riguarda i pagamenti pensionistici nelle aree del Nord e Sud America e dell’Oceania (6% in meno), il trend generale è invece in netta crescita. Oggi l’Inps sta provvedendo a liquidare soprattutto le pensioni della generazione di coloro che sono emigrati dopo il secondo dopoguerra. Si tratta in larga parte di pensioni di reversibilità, le quali sono destinate a essere ridotte di importo con il passare del tempo.

Se l’erogazione di tali pensioni per questi paesi (principalmente concentrati in America) è in calo, l’istituto deve ora fare i conti con quello che è invece il fenomeno nato con il successo di altre località, le quali risultano essere decisamente più gradite alle generazioni successive.

Pensionati all’estero, un trend in aumento

Come detto, sono essenzialmente due i motivi che spingono gli italiani in pensione ad emigrare all’estero. Oltre alla voglia di cambiare stile di vita, c’è senza dubbio soprattutto la volontà di affrontare spese più basse. Il fenomeno in particolare è dovuto al fatto che in alcuni paesi la tassazione è più bassa rispetto all’Italia. Insomma, se prima si migrava per trovare lavoro, ora si migra per godersi meglio la propria pensione. Le statistiche parlano chiaro e ci dicono che addirittura un pensionato al giorno va all’estero, in cerca di una meta fiscale più accogliente. Come detto, le mete sono davvero numerose. Scelta ampia dunque per i nostri connazionali anziani. La Spagna è una di queste. Lì i pensionati italiani sono circa 8000 con una pensione media di 1400 euro al mese.

In Portogallo ci sono invece circa 3600 italiani pensionati, ma il tenore medio mensile è molto più alto, ben 4240 euro, cosa che fa appunto schizzare il Paese al primo posto nella classifica delle pensioni pagate all’estero. Da segnalare anche la Tunisia. Lì ci sono 2000 italiani circa, con una pensione media di 3800 euro. Si fa notare anche l’abalnia, nuova meta scoperta dagli italiani in pensione, la quale non ha alcuna tassazione pensionistica. Per ora ci vivono 500 italiani, ma dati tali presupposti è facile ipotizzare che in breve tempo possa diventare un nuovo trend.

I punti chiave…

  • il Portogallo è il Paese con gli oneri pensionistici più alti per l’Inps;
  • il Paese con più italiani in pensione è invece la Spagna, ve ne sono circa 8000;
  • un nuovo trend è invece rappresentato dall’Albania, Paese in cui non è prevista la tassazione.