Hanno appena centrato il triplete, e ora sono campioni d’Europa. Il Manchester City è la squadra più forte del pianeta in questo momento, nonostante nella finale di Champions abbiano lasciato parecchio a desiderare contro un’ottima Inter. Ma come hanno fatto i campioni inglesi guidati da Guardiola a diventare in pochi anni il club più ricco?

Il trionfo di una società partita dal basso

Nel 1999 era retrocesso nella terza divisione inglese, e a distanza di meno di 25 anni è la più grande potenza calcistica del pianeta.

Come ha fatto il Manchester City ad ottenere in poco tempo questo risultato? La potenza della squadra non si è fatta notare soltanto in campo, ma anche fuori dal campo, nelle classiche che ogni anno l’azienda Deloitte indaga per scoprire fatturati e strategie delle grandi società presenti nel mondo. Ebbene, negli ultimi tempi la squadra inglese ha registrato fatturati mostruosi. Nel 2008 il City era all’ultimo posto nella classica delle top 20 d’Europa, con soli 104 milioni di euro di fatturato. A distanza di 15 anni ce lo troviamo al primo posto con 731 milioni di euro. Una crescita mai vista prima.

Secondo Deloitte la voce che ha fatto balzare la società al primo posto sono stati i ricavi commerciali, ossia gli introiti che arrivano dagli sponsor. Nel giro di 10 anni, dal 2011 al 2021, tali introiti sono infatti passati da 65 milioni a 373 milioni di euro. E dire che la squadra aveva passato tutta la vita all’ombra dell’altra grande di Manchester, lo United. La data che fa da spartiacque a tale avvicendamento è il passaggio di proprietà. Il 9 settembre 2008 infatti il City viene acquistato dallo sceicco Mansur per 250 milioni di euro. Un passaggio epocale che ha segnato la fortuna del club.

La strategia del successo

Mansur, che è fratello del presidente degli Emirati Arabi, h costruito un sistema nel quale la squadra può autofinanziarsi.

Ma in che modo? Se pensate che siano stati solo i soldi dello sceicco a fare il grosso, vi sbagliate di grosso. Il Malaga, ad esempio, acquistato dallo sceicco cugino di Mansur, è sprofondato in terza divisione spagnola a causa di una cattiva gestione societaria. Inoltre, come detto, Mansur ha creato un sistema nel quale la società del City si autofinanzia autonomamente. Oltre ad acquistare sin da subito calciatori importanti (Robinho, Tevez, Aguero, solo per citarne alcuni) Mansur fonda la City Football Academy, una fucina di talenti per far crescere tra i propri ranghi i campioni del futuro.

Altro colpo intelligente è stato quello di nominare CEO Ferran Soriano, altro grande stratega nell’aumentare le casse delle società. La strategia è stata quella di costruire una multinazionale calcistica, ossia una proprietà che fa capo a diversi club. A quel punto Mansur acquista anche il New York City, così da impiantare il proprio marchio anche negli USA. Nasce quindi il City Football Group, che è proprietaria, oltre che del City e della squadra di New York, anche del Sichuan in Cina e di tanti altri club nel mondo, compreso il Palermo. Questo impero permette quindi al City di accrescere il fatturato attraverso i tanti sponsor, ma anche scovare nuovi talenti in giro tra le sue tante squadre.

Manchester City e il problema del fair play finanziario

La Champions è conquistata, e questo comporta altri incassi nelle casse. Ma c’è un grande nemico nell’opera di Mansur. Da diversi anni infatti è in vigore il fair play finanziario, ossia un sistema che non permette alle società di spendere più di quanto fatturano. Ebbene, secondo le autorità che indagano sul corretto svolgimento della Premier League, il City avrebbe commesso ben oltre 100 violazioni da quanto Mansur è presidente. Nello specifico, avrebbe gonfiato i ricavi degli sponsor e oscurato alcune spese.

Insomma, qualcosa di simile a quanto fatto dalla Juventus in Italia con le plusvalenze. Possiamo quindi dire che i trionfi e le grandi vittorie del Manchester City sul campo sono comunque frutto di una strategia alquanto discutibile, e non è escluso che in futuro le indagini possano portare a sconcertanti scoperte… e magari anche qualche sanzione.

Riassumendo…

  • Il Manchester City è la squadra più potente d’Europa, sia sul campo che economicamente;
  • Mansur ha portato strategie vincenti che hanno subito fatto colpo;
  • tra le tante luci, non mancano alcune ombre che lasciano non poche perplessità sulla gestione economica del club.