Il Giappone ha ritirato dal commercio la marmellata biologica made in Italy: a considerare la confettura radioattiva è stato il distretto Shibuya-ku di Tokyo. Stiamo parlando nello specifico di una nota marca di marmellata italiana: Fiordifrutta della Rigoni di Asiago. Ben 5.184 barattoli di confettura al mirtillo importati dalla Mie Project sono stati sequestrati dalle autorità nipponiche.
Mirtilli neri dall’Est Europa contaminati da Chernobyl?
A preoccupare è la presenza nei mirtilli neri, di provenienza bulgara, di percentuali elevate di Cesio 137: 140 becquerel (Bq) al Kg.
Marmellata italiana radioattiva: la difesa della Rigoni di Asiago
L’azienda italiana difende il suo prodotto: l’equivoco si è creato in seguito al ritocco verso il basso dei limiti di Cesio ammessi negli alimenti da parte delle autorità giapponesi. Una variazione significativa che però il distributore aveva omesso di comunicare al produttore italiano. Si tratta peraltro di limiti molto discrezionali: la marmellata bio sequestrata sarebbe stata giudicata a norma in molti altri Paesi. Nella nota firmata da Andrea Rigoni, amministratore delegato di Rigoni di Asiago, si legge inoltre che andranno approfondite anche le responsabilità del Giappone visto che il lotto sequestrato si trovava in deposito da oltre un anno. I sospetti che l’azienda italiana avanza, neanche troppo velatamente, sono quelli della volontà di boicottare i prodotti europei a favore di quelli locali dopo il drastico calo di produzione conseguito all’incidente nucleare di Fukushima.