Nei primi anni duemila era tendenza diffusa, specie nei paesi del Nord Europa, interrompere la routine lavorativa con un anno sabbatico. Un intero anno in viaggio sfruttando le possibilità dell’annual leave, una concessione contrattuale che permetteva di mantenere il posto di lavoro dopo 12 mesi (ovviamente non retribuiti) di congedo.

È stata una forma molto popolare di vacanza prolungata, che per molti ha significato anche intraprendere poi strade diverse rispetto a quella che si era lasciata.

Un viaggio apre la mente, permette di fare molta introspezione e riflettere, focalizzandosi su quelli che sono i veri obiettivi e le vere necessità nella vita.

Non è raro che chi ha iniziato a lavorare molto giovane, dopo il diploma o la laurea, prosegua lo stesso percorso quasi inconsciamente, alimentando un circolo vizioso di tedio ed apatia.

La rottura di abitudini consolidate provoca uno strappo emotivo che poi guida la persona verso quelle che sono le sue scelte più profonde e sentite, volute.

Purtroppo in questi ultimi tempi è diventato sempre più difficile riuscire a prendersi un periodo off, anche a causa dei costi di un anno sabbatico.

Il periodo economico e sociale, poi, non aiuta sicuramente. Ma ci sono delle alternative, come ad esempio il mese sabbatico, per interrompere la monotonia quotidiana in favore di nuove ed entusiasmanti esperienze.

Un mese in viaggio: una sola destinazione o più località?

Sappiamo bene che non è semplice prendere un mese di ferie in un’unica soluzione, ma spesso, con qualche sacrificio precedente (magari non prendendole in altri periodi dell’anno e cercando di preferire la bassa stagione), si può riuscire nell’impresa.

A questo punto manca solo un’accurata pianificazione per lasciarsi alle spalle temporaneamente (o per sempre, chi può dirlo?) la vita e il lavoro che ci attanagliano e non permettono di esprimerci al massimo.

Un mese, trenta giorni, tanto tempo, da spendere bene.

Visitando e sviscerando a fondo una sola località? Oppure optando per un viaggio multi destinazione che permetta di scoprire più posti in maniera dinamica e avventurosa?

La scelta è strettamente personale, noi ci limitiamo a proporre una panoramica basata sui costi e sulle opportunità.

Un mese, un’unica destinazione

Qui si apre un altro scenario: un mese in un solo Paese o in una sola città?

Partiamo dal tipo di città e dai costi.

Stati Uniti ed Europa presentano prezzi molto alti, mentre il Sud America si mostra già più abbordabile e il sud est asiatico molto più economico.

New York

Iniziamo con il botto, con una delle città più costose, ma più ambite al mondo. Un mese sabbatico qui è per chi ha budget molto elevati. Però sarebbe un’esperienza unica, un regalo chi ci si può fare dopo tanti anni di duro lavoro.

Anche volendo tenere standard nella media, la MetroCard per i trasporti pubblici costa circa 127 dollari nella versione Unlimited, cioè valida sempre per 30 giorni.

Poi bisogna considerare le attrazioni da visitare, almeno due a settimana, più spettacoli a Broadway, per un totale di circa 100 dollari ad attrazione. Totale circa 1.000 dollari.

Discorso cibo è molto variegato, dipende da come si vuole mangiare. Alternando fast food a qualche soluzioni salutare e buon ristorante, si riesce a stare intorno ai 50 dollari al giorno. Totale 1.500 dollari.

L’alloggio presenta oscillazioni enormi a seconda dei quartieri e della tipologia. Si va da appartamenti da 1.500/2.000 del Bronx ai circa 3.000 dollari di Brooklyn (prezzi estratti da annunci Airbnb), per arrivare ad ogni tipo di cifra a Manhattan. Negli hotel bisogna considerare oltre 200 euro a notte.

Sommariamente, un mese a New York, di spese base, costa circa 6.000 dollari, cui poi vanno aggiunte varie spese extra ed imprevisti.

Per avere un patagone con le altre città, NYC è il 22% più cara di Los Angeles e leggermente meno di San Francisco.

Anche Miami è circa un 20% più economica.

On The Road

Costosa New York, tra le più care al mondo. Allora non è forse meglio spendere quei soldi per un mitico Coast to Coast, magari da Los Angeles a Miami, toccando stati come Louisiana, Alabama, Texas, Arizona, New Mexico, ricchi di attrazioni ma decisamente più economici.

Un mese on the road, a parità di standard visti sopra, costa più o meno 3.000 euro a persona, inclusi macchina e volo.

E in Europa?

Le città europee hanno prezzi decisamente più bassi di New York, se escludiamo quelle svizzere, Londra e quelle scandinave. Per il resto passare un mese a Berlino non ha costi più alti di Roma, perché se da un lato si spende di più per cibo e trasporti, dall’altro sono inferiori gli affitti.

La Spagna, specie nel sud, è molto economica, ha sole in abbondanza e clima mite anche in inverno. Siviglia, Malaga, Almeria, Cadice, sono alternative davvero interessanti per un mese sabbatico in inverno.

Qui la spesa media giornaliera vale circa 100 euro al giorno, divisi fra circa 50 per l’alloggio, 25 per i pasti, 15 per le attività,  5 per i trasporti e altri 5 per spese varie di uso quotidiano.

Sudest asiatico, la rotta evergreen per gli amanti del viaggio low-cost

Per chi desidera cambiare decisamente aria e volare lontano, scoprendo nuovi paesaggi e culture, il Sudest asiatico è una meta assolutamente perfetta.

Costi bassi, possibilità di vivere nello stesso tempo la metropoli moderna con le tradizioni radicate, alta disponibilità di voli e sicurezza.

Thailandia, Malesia, Vietnam, Indonesia: natura, cultura e cibo

Non c’è che dire, il miglior compromesso tra budget, avventura ed esperienza è sicuramente il Sudest asiatico.

Qui è possibile vivere la grandezza e la maestosità di città come Bangkok, Kuala Lumpur, oppure scoprire la vita tradizionale, semplice e affascinante semplicemente spostandosi appena fuori dalle metropoli.

I costi sono sempre molto contenuti, con qualche variazione di prezzo tra le capitali (Kuala Lumpur la più costosa, Giacarta la più economica, ma sempre in confronto impari con le omologhe europee e nordamericane).

In media, un posto letto in bungalow o in camera di hotel 3 stelle costa circa 20 euro a notte, si possono spendere anche soli 2/3 euro a pasto, l’affitto di uno scooter si aggira intorno ai 3/4 euro al giorno.

A grandi linee, un mese in un paese del Sudest asiatico costa poco più di 1.000 euro, tenendosi su un budget di viaggio medio.

Messico, dai Caraibi alle misteriose rovine Maya

Uno dei posti più misteriosi ed affascinanti della terra, il Messico conserva straordinarie rovine, maestosi altipiani, bellissime città e tratti costieri paradisiaci.

Tutti elementi per trascorrere un mese alla scoperta di una terra ed una cultura che affonda le sue radici all’alba dell’umanità.

Molti considerano il Messico solo nella sua parte più turistica e costosa, la Riviera Maya (Cancun, Isla Mujeres, Playa del Carmen, ecc.), quando invece la sua parte migliore si trova altrove.

Ricordate il film Puerto Escondido di Gabriele Salvatores? Ecco, quella zona, inclusi San Augustinillo, Zipolite, Mazunte sono luoghi di rara bellezza, caratterizzati da una vita calme e serena, sullo stile Hippy.

Anche la zona della Baja California, fino a Cabo San Luca, è ideale per un viaggio on the road.

Senza dimenticare poi le zone interne, come le bellissime città di Oaxaca e di San Cristobal.

Il budget medio per un viaggio in Messico è di circa 3.500 euro al mese, divisi in 50 euro al giorno per l’alloggio, 30 per il cibo, 10 per spese varie e altri 20/30 per l’affitto di una macchina.