L’annuncio ormai è ufficiale, Microsoft eliminerà Teams dal suo pacchetto e sarà quindi venduto a parte. In Europa quindi l’abbonamento che comprende Word, Powerpoint, Outlook e altri costerà un po’ di meno. Con questa soluzione il colosso spera di aggirare la multa che l’Antitrust intende infiggergli.

Via Teams dal pacchetto, sarà venduto a parte

Non ci sarà più Teams nel pacchetto Microsoft 365. Lo ha deciso la stessa azienda sperando in tal modo di offrire un buon compromesso alla Commissione Europea.

È stata infatti aperta un’indagine dopo le segnalazioni della concorrenza la quale riteneva che includere Teams in 365 offriva a Microsoft un vantaggio improprio nei confronti delle altre aziende del settore. Tra le più agguerrite in questo senso c’era senza dubbio Salesforce, la quale nel 2020 aveva acquisito Slack, proprio una piattaforma per la collaborazione aziendale quindi un diretto concorrente di Teams. Il lavoro della Commissione Europea proseguirà ugualmente, al di là della scelta di Microsoft di trovare questo compromesso. Le novità apportate dalla commissione verranno rese operative a partire dal primo ottobre di quest’anno e riguarderanno lo spazio economico europeo e la Svizzera.

Microsoft crede che tale soluzione possa soddisfare le richieste della Commissione, ma soprattutto servirà ad apportare importanti modifiche e novità a tutto il mercato del settore. Sulla questione è intervenuta Nanna-Louise Linde, vice presidente degli affari governativi europei dell’azienda di Redmond:

“Crediamo che i clienti aziendali in Europa e in tutto il mondo si aspettino che una soluzione lavorativa moderna includa capacità moderne di comunicazione e collaborazione. Ecco perché, da oltre un decennio, abbiamo incluso queste capacità nelle nostre suite aziendali, a partire da Office Communicator nel 2007 ed evolvendo e innovando nel corso degli anni attraverso Lync, Skype for Business Online e, più di recente, Microsoft Teams. Non lo facciamo pensando che risolverà necessariamente tutte le preoccupazioni, che sia dalla Commissione o dai nostri concorrenti, ma crediamo che sia un passo costruttivo che può iniziare a portare cambiamenti significativi e immediati sul mercato”.

Microsoft 365 senza Teams, cosa cambia?

Il mondo della tecnologia è in costante mutamento e le relazioni tra le varie aziende si fanno sempre più competitive, come ad esempio la nuova sfida lanciata da Musk che mette X vs WhatsApp.

Microsoft deve però guardarsi le spalle anche dagli organi indagatori, ma forse non mancheranno i vantaggi. Infatti, potrebbe essere anche una soluzione maggiormente remunerativa per l’azienda di Redmond, visto che ora il prezzo dell’abbonamento si abbassa in Europa di 2 euro, mentre Teams verrà venduto a parte a 5 euro al mese. Potenzialmente quindi ogni utente pagherà 3 euro in più, se è interessato ad avere i servizi offerti da tale piattaforma. Per coloro che invece vorranno effettuare l’abbonamento annuale, il prezzo di Teams sarà di 60 euro. I già clienti invece avranno la possibilità di scegliere se continuare a pagare l’abbonamento completo del pacchetto 365 che comprende ancora Teams, oppure passare al nuovo pacchetto e pagare 2 euro in meno senza il servizio all’interno.

Per quanto riguarda le novità, l’azienda ha assicurato che sarà migliorata l’interazione di Teams con altri servizi come Zoom o Salesforce. Ecco le parole di Linde a riguardo:

“Creeremo nuove risorse a supporto per organizzare meglio e indirizzare gli sviluppatori di applicazioni verso le API esistenti e pubblicamente disponibili e l’estensibilità delle applicazioni e dei servizi Microsoft 365 e Office 365 che si connettono a Teams. I cambiamenti bilanciano gli interessi dei nostri concorrenti con quelli dei clienti aziendali europei, offrendo loro l’accesso alle migliori soluzioni possibili a prezzi competitivi”.

I puti chiave…

  • Microsoft toglie Teams dal suo pacchetto in abbonamento, costerà 2 euro in meno in Europa;
  • Teams potrà invece essere acquistato a parte per 5 euro al mese o 60 euro all’anno;
  • in questo modo l’azienda di Redmond spera di ammorbidire la Commissione Europea che ha aperto un’indagine con l’intenzione di sanzionarla con una cospicua multa.