Il conflitto in Medio Oriente divampa. Mentre il mondo si divide tra chi è a sostegno dell’uno o dell’altro schieramento, c’è chi ha preso la sua ferma posizione. Sono i cosiddetti miliardari d’Israele, i quali stanno supportando la causa israeliana per finanziare il Governo nello scontro bellico contro i terroristi di Hamas. Si tratta di grandi imprenditori del nostro tempo, i quali stanno donando una parte dei loro beni per aiutare le famiglie colpite dall’attacco.

Lo schieramento dei super ricchi

Hamas ha sferrato il suo attacco nel cuore di Israele.

Ora il forte Governo israeliano ha preparato la sua controffensiva e sta bombardando Gaza. A rimetterci sono come sempre i poveri palestinesi, i quali si trovano praticamente tra l’incudine e il martello. C’è però chi ha fatto la sua scelta e si schiera a favore delle vittime del primo attacco terroristico. I miliardari d’Israele sono la grande élite del nostro tempo, la quale cerca di dare il suo supporto con l’arma più potente che oggi l’uomo ha a disposizione: i soldi. Prima, naturalmente, questi Paperon de Paperonis, hanno fatto sentire la loro voce condannando il massacro. Ecco ad esempio cosa ha scritto Zuckerberg, capo di Meta:

“Gli attacchi terroristici di Hamas sono pura malvagità. Non c’è mai alcuna giustificazione per il compimento di atti terroristici contro persone innocenti. La mia attenzione è rivolta adesso alla sicurezza dei dipendenti dell’azienda e delle loro famiglie in Israele e nella regione”.

Ma cosa stanno facendo concretamente per sostenere la causa israeliana? Tra i primi a lanciarsi nell’iniziativa di supporto è stato Mike Bloomberg, da sempre forte sostenitore della nazione di Re David. Il 9 ottobre ha fatto sapere sui suoi social di aver donato una somma non specificata al Magen David Adom, la Croce Rossa israeliana, oltre a corrispondere alle donazioni fatte da altri.

A seguito si è scoperto che ha donato la soma ragguardevole di 7,5 milioni di dollari.

Miliardari d’Israele, chi sono?

Tra gli altri miliardari d’Israele che si sono già fatti avanti c’è Yuri Milner, magnate russo da tempo cittadino israeliano. Finora Milner ha annunciato donazioni per 10 milioni di dollari a gruppi umanitari israeliani. Anche Lynn Schusterman viene annoverato nel facoltoso gruppo di donatori. Ha effettuato donazioni a diversi gruppi in Israele, tra cui IsraAid. La figlia di Lynn, Stacy Schusterman, che presiede la fondazione di famiglia dal 2018, ha dichiarato:

  • “Israele è stato al centro della filantropia della nostra famiglia per più di tre decenni. Anche se non conosciamo ancora il pieno impatto degli orribili attacchi da parte dei terroristi di Hamas, è già stata una catastrofe di dimensioni inimmaginabili. Piangiamo le vite perse, preghiamo per l’incolumità di tutti coloro che sono dispersi o tenuti in ostaggio e auguriamo a quelli che sono stati chiamati a servire il loro paese un ritorno sicuro. Persevereremo e saremo presenti per sostenere Israele”.

Il clou delle donazioni è però arrivato dal filantropo Bernard Marcus, il quale ha donato in totale ben un miliardo di dollari. Al momento la situazione nel nostro paese è invece alquanto divisoria, come dimostrano i sondaggi politici con gli italiani divisi tra Hamas e Israele. In questi, infatti, si evince che il nostro elettorato non vede di buon occhio nessuno dei due schieramenti, dando colpe pesanti a entrambi.

I punti salienti…

  • l’attacco di Hamas a Israele ha smosso il cuore e il portafogli dei facoltosi del pianeta;
  • alcuni ricchi imprenditori stanno dando il loro aiuto economico alla causa israeliana;
  • tra questi c’è Zuckerberg, Milner e soprattutto Marcus, il quale ha già donato un miliardo di dollari.