Non è un momento roseo per l’industria cinematografica, ma la mostra del Cinema di Venezia è giunta ormai all’approssimarsi della sua nuova edizione. E lo fa con l’entusiasmo del suo direttore Alberto Barbera, giunto alla sua 12esima edizione consecutiva (alle quali vanno aggiunte le altre tre a cavallo del nuovo millennio”. Il punto della situazione sul futuro della settima arte.

Un festival tanto atteso

Sarà un’edizione particolarmente prestigiosa quella che andrà in scena a Venezia tra il 30 agosto e il 9 settembre.

Il direttore della Mostra del Cinema è stato intervistato per fare il punto della situazione non solo sulla nuova edizione in programma, ma anche sull’industria cinematografica in generale. Visti i rumors tutt’altro che incoraggianti che arrivano dagli USA. A tenere banco infatti è ancora la situazione relativa allo sciopero di Hollywood, i cui veri motivi non sono legati esclusivamente alla polemica intorno all’intelligenza artificiale, ma comprendono anche situazioni più pratiche, ossia i compensi economici degli addetti ai lavori. Abbiamo già visto com’è la situazione negli States in merito alla paga degli attori e possiamo dire che la questione dei diritti d’autore per gli sceneggiatori è ancora più complessa.

Ciò non toglie che l’entusiasmo intorno alla Mostra del Cinema di Venezia rimane alto, anche per i molti nomi che parteciperanno a questa nuova edizione targata 2023. Solo per citarne alcuni: Michael Mann, David Fincher, Woody Allen, Roman Polanski. Nomi che hanno fatto la storia del cinema e che inorgogliscono il suo direttore Barbera, il quale guarda al passato e al suo lavoro svolto in questi 12 anni con una certa e comprensibile soddisfazione:

“Dico subito che non avrei pensato in quel lontano 2012 di essere ancora qui oggi: certo però che questo non equivale, almeno per me, al rischio di una ripetitività che spegne entusiasmo e attenzione. Lo spirito insomma è sempre quello. D’altronde questo è anche un ruolo che si impara strada facendo e credo che allora, ma direi ancora dal mio primo mandato, molte cose in me e soprattutto nel mondo del cinema, ma anche nel mondo in generale, siano cambiate”.

Mostra del Cinema di Venezia, le incertezze dell’IA

Non è difficile ravvisare in queste prime parole dei direttore una certa nostalgia per quel che era un tempo il cinema.

E qui ci riallacciamo direttamente a ciò che riguarda l’immediato futuro, ossia la questione dell’intelligenza artificiale nei film. E lo stesso Barbera a menzionarla più avanti nella sua intervista, quando si fa notare l’assenza delle star di Hollywood, anche in virtù dello sciopero succitato:

“Abbiamo puntato su alcune strategie, che si sono rivelate vincenti, a cominciare dal ritorno degli americani, delle star importanti: oggi Venezia sta lì in cima, per prestigio, credibilità, organizzazione, capace di attrarre un pubblico numeroso, grazie anche a tutto il restauro fatto in questi anni sulle strutture ormai decadenti e ora invidiate da tutti. Al momento non possiamo garantire niente, ma nemmeno escludere niente. Dello sciopero in America ormai si è detto tutto, dai motivi, spesso condivisibili, alle azioni prolungate, che rischiano di bloccare un po’ tutto. Intanto abbiamo salvato i film, a parte Guadagnino. Ed è già un grande risultato. Francamente non so dire se ci sarà questa o quella star, si deciderà all’ultimo per tutto. Non ci possiamo fare niente. Attraversiamo e attraverseremo momenti di difficoltà. Forse nel brevissimo non cambierà molto, ma siamo alla vigilia di un’altra trasformazione epocale, dopo il digitale, con l’avvento della Intelligenza artificiale nei film. Non è facile essere ottimisti ed è comprensibile la mobilitazione”. 

I punti chiave…

  • tutto pronto per la nuova edizione, si parte il 30 agosto, chiusura fissata per il 9 settembre;
  • Barbera arriva alla 12esima edizione consecutiva, ma guarda al futuro del Cinema con una certa incertezza;
  • tra le star presenti in questa edizione anche Roman Polansky e Woody Allen.