Quando sentiamo parlare di multe è facile strabuzzare gli occhi dal terrore. Soprattutto quando capita di vederle sul parabrezza dell’auto. Ma di certo non va meglio nemmeno quando arrivano a casa. Sarà capitato a tutti di tornare da una commissione e prima di aprire il portellone notare l’avviso della multa sul parabrezza. Le sanzioni sono un po’ lo spauracchio di tutti ma in una città italiana, Milano, dal 1 aprile qualcosa è cambiato e ora le multe cartacee sono sparite dal finestrino.

Questo non vuol dire che la multa non è stata fatta, semplicemente che non ci sarà più l’avviso.

Le multe auto spariscono dal parabrezza e diventano in tempo reale a Milano

La grande novità è partita da Milano il 1 aprile. Gli ausiliari del traffico non saranno più obbligati ad apporre il foglietto della multa ma la multa se ci deve essere ci sarà. Infatti, l’avviso arriverà direttamente sul cellulare. Molte volte era successo che il vento portasse via il foglietto posizionato sul parabrezza o che qualche burlone lo togliesse per fare uno scherzo. Ora non c’è più nessun ostacolo all’arrivo delle multe. Infatti, queste giungeranno in tempo reale sul Fascicolo del cittadino e sul telefono del titolare dell’auto intestata. Insomma, se per caso si parcheggia l’auto in divieto di sosta a Milano, non dovremo neanche aspettare di arrivare alla macchina per scoprirlo.

La notifica è molto più rapida

Per monitorare poi lo stato delle multe bisogna configurare un’app con la targa che si vuole controllare. In precedenza i vigili e gli ausiliari, ponevano la multa sul parabrezza con un Qr code per chi voleva pagare online o tramite l’app del Fascicolo del cittadino. In ogni caso, vale sempre lo sconto del 30% per chi paga nei primi 5 giorni. Con la multa in tempo reale, invece, la notifica è molto più rapida e si va a risparmiare anche sulla notifica domiciliare.

La novità, che per adesso interessa Milano, potrebbe fare da apripista anche per altre città italiane. Intanto, di recente, il viceministro delle infrastrutture e trasporti Galeazzo Bignami aveva proposto di revisionare il Codice della Strada e realizzare la cosiddetta proporzionalità tra sanzioni e reddito. Insomma, più alto è il reddito più alta è la multa. Si tratta, ovviamente, di una proposta ma del Codice della Strada aveva parlato anche Salvini, sottolineando che quello italiano è vecchio di 30 anni e ha bisogno di una vera revisione. Tra le altre cose, aveva anche ipotizzato l’idea di aumentare i limiti di velocità in alcune tratte autostradali sicure, quindi di poter andare fino a 150 km orari, ma solo in quei tratti autostradali con almeno 3 corsie, asfalto drenante e presenza di tutor.