L’Istat ha pubblicato i dati demografici relativi all’anno 2022, si evince da essi che la natalità in Italia è ai minimi storici. Meno di sette neonati e 12 decessi per ogni 1000 abitanti. Sono numeri preoccupanti che ci indicano anche l’alto tasso di mortalità, proprio rispetto alle nascite registrate.

Natalità in Italia, numeri allarmanti

Fanno bene ad allarmarsi gli italiani quando si parla di natalità in Italia. I numeri infatti indicano un quadro tutt’altro che lusinghiero, il quale ci fa capire come i giovani sentano la difficoltà di un paese che stenta ancora a registrare una chiara ripresa dopo il picco di nascite registrato nel 2008, ultimo anno in cui si è registrato un numero maggiore di nascite rispetto ai decessi.

Ma non è tutto; quando si parla di minimi storici, infatti, lo si fa con giusta cognizione di causa, in quanto, per la prima volta dall’unità d’Italia, le nascite sono scese sotto la soglia delle 400 mila unità, per la precisione 393 mila.

La diminuzione delle nascite, però, non è dovuta soltanto a una scelta delle coppie, cosa che sicuramente rappresenta ancora un elemento importante e, come dicevamo, dà la misura della sfiducia degli italiani verso il futuro. Come dicevamo, tale dato è dovuto anche al calo dimensionale e al costante invecchiamento della popolazione femminile. Le età convenzionalmente considerate riproduttive per le donne sono infatti dai 15 ai 49 anni. Ebbene, a quanto pare le nostre italiane, non avendo fatto figli negli anni precedenti, ora risultano in là con gli anni, e per questo motivo non più in età riproduttiva.

Numeri alla mano

Il quadro offerto dai nuovi dati Istat non si limita solo alla natalità in Italia, ma illustra anche altri fattori evidenti nel nostro paese. È a tal proposito in aumento il numero degli stranieri. La popolazione di cittadinanza straniera al primo gennaio 2023 è di 5 milioni e 50mila unità, in aumento di 20mila individui (+3,9%) sull’anno precedente, un leggero ma considerevole aumento.

Nel frattempo, cala il numero dei residenti italiani nel nostro paese. Ora si contano 58 milioni e 851mila unità, 179mila in meno dell’anno precedente, per una riduzione pari al 3%. Abbiamo già accennato all’invecchiamento della popolazione femminile, ma in generale tutto il paese sta registrando un costante aumento degli anziani. A tal proposito, si registrano numero praticamente triplicati relativi agli ultracentenari.

All’inizio di quest’anno se ne sono contati ben 22 mila. Quando si parla invece di speranza di vita alla nascita, si intende l’età media che un neonato potrebbe vivere. Ora tale dato si attesta a 82,6 anni, ed è in crescita per gli uomini, mentre rimane costante per le donne. Insomma, la natalità in Italia rimane una preoccupazione che lo Stato dovrebbe prendere a cuore. Ma c’è chi guarda al bicchiere mezzo pieno. Un calo di tale dato potrebbe anche offrire una risoluzione al problema della sovrappopolazione, argomento che da noi non rappresenta ancora un reale scoglio. Come gli scandinavi insegnano, però, è in parte vero che quando non si è in troppi si vive meglio.