La guerra alla pirateria si fa sempre più accesa. Netflix scopre le carte e ammette che è questo il vero nemico da abbattere. Non c’è ormai competitor più pericoloso del cosiddetto pezzotto e dagli USA l’azienda lancia un comunicato ufficiale che chiarisce la presa di posizione della piattaforma in merito al problema.

Il comunicato ufficiale

In Italia l’arrivo di Piracy Shield, la piattaforma anti pezzotto che ha già bloccato nel nostro Paese migliaia di utenti illegali, ha portato la guerra alla pirateria a un livello senza precedenti e forse per la prima volta si registrano davvero i frutti del lavoro.

Lo stop assoluto a calcio e pirateria era stato annunciato per gennaio, ma ma piattaforma in questione è operativa dal 2 febbraio e i risultati, come detto, sono davvero incoraggianti. Negli States invece è Netflix a prendere in mano la situazione e sottolineare quanto il cosiddetto pezzotto sia deleterio per tutti gli interpreti del settore.

Il comunicato della piattaforma è stato inviato, tramite documento ufficiale, al SEC, l’autorità di controllo delle aziende quotate alla borsa di Wall Street. In questo documento l’azienda descrive il suo settore e si concede anche un ampio trattato relativo ai concorrenti, tra questi spicca quello della pirateria. Nella sezione “Concorrenza” Netflix fa più volte riferimento alla pirateria, descrivendolo come l’avversario probabilmente più temibile di tutti. Anche negli USA quindi, il problema del pezzotto è particolarmente sentito. Insomma, tutto il mondo è paese. Non mancano ovviamente precisazioni anche sui competitor ufficiali, ossia quelli legali:

“I vari modelli economici sui quali si basano questi canali includono l’abbonamento, il pay per view, la pubblicità e la pirateria. Ognuno di questi ha il potenziale di prendere segmenti significativi del mercato video“.

È quanto si legge nell’incipit di Netflix relativo allo studio fatto sulla concorrenza.

Netflix vs la pirateria

Come detto, lo studio sui competitor rappresenta uno specchio fondamentale anche per capire quali sono i rischi apportati dal concorrente più pericoloso di tutti.

A proposito della pirateria, infatti, Netflix scrive:

“La pirateria minaccia di danneggiare il nostro business, poiché la sua offerta per i consumatori è molto avvincente e difficile da contrastare: praticamente tutti i contenuti sono gratis“.

Interessante poi la sintesi operata in merito alle differenze tra il passato e il presente dello streaming. La pirateria è infatti sempre esistita, e quando Netflix è arrivata sul mercato era quindi già presente. Prima però vedere o scaricare film e serie pirata era rischioso e non facile per tutti. Si correva il rischio di scaricare file infetti, e le interfacce presentavano modalità non facilmente intuibili. Per questo motivo negli States il problema non era così sentito. Oggi però le cose sono cambiate e i siti legali rischiano davvero di soccombere, visto che quelli illegali propongono interfacce facili da usare e sono anche meno rischiosi.

In generale, poi, tutti gli internauti hanno iniziato a familiarizzare con queste piattaforme pirata e quindi le difficoltà di fruizione si sono praticamente azzerate. Insomma, la sintesi del discorso di Netflix è che per ora il bilancio sta andando bene, ma se le cose dovessero continuare in questo modo e se non si riuscirà ad arginare il problema della pirateria, allora non è da escludere che il mercato finisca per essere distrutto completamente.

I punti chiave…

  • Netflix lancia un comunicato ufficiale sul suo business e sulla concorrenza;
  • oggi il competitor più pericoloso si sta rivelando essere la pirateria;
  • se non si arginerà il problema con una nuova soluzione, il settore rischio di fallire.