Un altro no vax non ce l’ha fatta, stiamo parlando di Caleb Wallace, statunitense del Texas, morto ieri dopo 21 giorni di terapia intensiva. Aveva preso il Covid poche settimane fa.

No vax morto di Covid

Muoiono negando l’esistenza del Covid-19, era questa la frase aberrante che un’infermiera aveva riportato come testimonianza della sua esperienza qualche tempo fa. Purtroppo, si tratta di un fenomeno che continua a ripetersi. Continuano ad esserci tantissime persone che ancora non credono alla reale esistenza di questo virus e di conseguenza non danno credito ai pericoli che esso porta con sé.

Caleb Wallace era un ragazzo di soli 30 anni, è morto ieri in Texas dopo 21 giorni di terapia intensiva.

La notizia è balzata agli onori di cronaca perché Wallace era un no vax, forte sostenitore dell’inutilità dei vaccini, ma anche della mascherina. Era stato infatti uno degli organizzatori della Freedom Rally, manifestazione no mask in Texas, negli Stati Uniti, nata in protesta contro tutte le restrizioni Covid. Stiamo parlando quindi di una di quelle persone che sin da subito hanno contestato l’esistenza di questo virus, magari negandone completamente i rischi che esso comporta.

Covid, altra vittima tra i no vax

La parabola di Wallace sembra essere un monito per tutti i no vax. Il giovane texano è era ricoverato allo Shannon Medical Center di San Angelo. Aveva contratto il virus del Covid-19 a luglio. Inizialmente, però, aveva deciso di curarsi con terapie alternativa presso la propria abitazione. A quanto pare, a consigliargli l’Ivermectina, un farmaco antiparassitario altamente sconsigliato dalla Fda che può portare all’avvelenamento, erano stati altri medici no vax. La sua idea, che poi è diventata la sua battaglia, era che tutte le politiche statunitensi legate al Covid venissero immediatamente eliminate. Purtroppo, ha dovuto toccare con mano quali sono i rischi e le conseguenze di una cattiva conoscenza della malattia.

Lascia tre figli e la moglie incinta del quarto bambino.

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