È stato ribattezzato G20 Spiagge ed è un comitato di città che si sono riunite per chiedere lo status di nuovi centri balneari. In realtà il numero dei partecipanti è più alto, essendo infatti di 26. Ciò che conta è che un network si è riunito a Roma per raccogliere la richiesta di queste località, con la ministra Santanché che ha promesse di convocare presto un tavolo per discutere l’istanza.

Nuovi centri balneari, la richiesta

26 località hanno chiesto di ottenere lo status di nuovi centri balneari.

Tali città sono sparse per tutta la nazione e spaziano tra Sardegna, Emilia-Romagna, Sicilia, Toscana, Campania, Puglia e Friuli-Venezia Giulia. Come mai questa richiesta? Il motivo è presto detto: i sindaci hanno constatato che durante la stagione estiva i loro comuni si riempiono di turisti portando quindi a un aumento considerevole della popolazione.

“Noi delle località balneari, insieme, possiamo rappresentare al governo quelle che sono le nostre esigenze specifiche e i servizi di cui abbiamo bisogno. Le nostre non sono città come le altre. Ci serve una legislazione su misura che di tutto questo ne tenga conto dalla sicurezza alla raccolta rifiuti“.

Parole e musica della prima cittadina di Riccione, Daniela Angelini. Insomma, la richiesta ha una motivazione e un obiettivo ben precisi, quelli di ottenere più assistenza da parte degli organi competenti, sia per i residenti che per i turisti in visita durante il periodo estivo.

Quali sono le città che hanno fatto richiesta?

aCome detto, a coordinare il tutto c’è il G20 Spiagge, network diretto Roberta Nesto, sindaca di Cavallino-Treporti. Ecco le sue parole a riguardo:

“Non chiediamo privilegi, ma il riconoscimento di peculiarità delle nostre città, che sono centri molto piccoli d’inverno, ma metropoli d’estate“.

Ma quali sono le 26 città che chiedono lo status di nuovi centri balneari? Ecco l’elenco completo:

Forio, Ischia e Sorrento (Campania), Bellaria, Igea Marina, Cattolica, Cervia, Comacchio, Riccione (Emilia Romagna), Lignano Sabbiadoro (Friuli Venezia Giulia), Vieste (Puglia), Alghero e Arzachena (Sardegna), Taormina (Sicilia), Bibbona, Castiglione della Pescaia, Grosseto, Orbetello, San Vincenzo, Viareggio (Toscana), Bibione, Caorle, Cavallino-Treporti, Chioggia, Jesolo e Rosolina (Veneto).

Come già anticipato, anche la Santanché ha presenziato all’iniziativa tenutasi a Roma. La ministra si è rivolta ai sindaci interessati dichiarando: “Venite con delle proposte scritte, oggi sono presenti parlamentari di tutto lo schieramento e questa dovrà essere un’iniziativa parlamentare. I tempi ci sono, ce la faremo”. Si attende una bozza parlamentare per costruire il nuovo piano, ma visti i presupposti è facile ipotizzare che la cosa vada a buon fine.