Fino abbiamo portato avanti l’abitudine di andare nei negozi, dal parrucchiere, avvocato o medico e pagare con la carta senza rischiare un rifiuto anche per piccoli importi. Gli esercenti che si rifiutavano erano sottoposti, infatti, anche ad una multa. Con la nuova manovra, invece, è stata imposta una soglia entro la quale chi vende il servizio si può rifiutare. Sono tante le novità che attendono i consumatori da gennaio con la manovra finanziaria annunciata dal governo Meloni. Tra queste, c’è che l’introduzione di una soglia minima per i pagamenti con il Pos, ma di che cosa si tratta nello specifico? E che cosa cambia per i consumatori e per i venditori?
Obbligo Pos addio fino a 30 euro, gli esercenti potranno rifiutarsi senza rischiare una multa
Le novità previste nella bozza della legge di Bilancio 2023 sono parecchie, non solo pensioni, reddito di cittadinanza e tasse sulle sigarette, ma anche la soglia minima per i pagamenti con il Pos.
Nella pratica, se si andava ad acquistare un pacchetto di caramelle da 2 euro, l’esercente non poteva rifiutare il pagamento con la carta onde evitare una sanzione. Nei mesi scorsi sono state tante le segnalazioni da parte dei consumatori, che avevano appunto denunciato commercianti e altri tipi di esercenti che non accettavano il pagamento con il Pos. Il Governo Meloni è intervenuto su questo aspetto. D’ora in avanti per i commercianti non ci sarà più l’obbligo di accettare il pagamento con la carta fino a 30 euro.
Le novità della manovra
In questo momento di nuove disposizioni relative ai pagamenti Pos, il governo è intervenuto anche sulla soglia da rispettare. Già alcune settimane fa, era arrivata la novità per i tabaccai che ora possono non accettare il pagamento con carta per sigarette e valori bollati. Ora è stato inserito anche lo stop all’obbligo Pos per i pagamenti sotto i 30 euro. Oltre ai commercianti, in questo sistema sono compresi anche avvocati, artigiani, medici etc, che potranno rifiutare qualsiasi pagamento digitale. In una nota del ministero delle Imprese si legge che entro giugno saranno definiti i :
“criteri di esclusione al fine di garantire la proporzionalità della sanzione e di assicurare l’economicità delle transazioni in rapporto ai costi delle stesse”
Si tratta, comunque, di una novità che farà felici negozianti e venditori, che almeno fino a piccoli importi potranno pretendere il pagamento in contanti.