La variante Omicron 5 si sta facendo largo anche in Italia e l’ultimo bollettino covid del 14 giugno, che segna 39mila contagi rispetto alla media di 20mila delle scorse settimane, è la dimostrazione che qualcosa sta nuovamente cambiando. Dopo Portogallo, Germania e Regno Unito, i contagi covid sono tornati a salire anche in Italia. Nella settimana dal 6 al 12 giugno sono state quasi 30mila in più le infezioni registrate rispetto alla settimana precedente.

100 mila contagi al giorno con Omicron 5 questa estate, picco anticipato

Secondo gli esperti i contagi sono dovuti alla variante Omicron 5, anche se è ancora presto per dire se nelle prossime settimane ci sarà un vero e proprio boom o la situazione potrebbe rientrare.


A far luce su ciò che potrebbe succedere è Fabrizio Pregliasco, docente all’università Statale di Milano, secondo cui non è da escludere una nuova ondata estiva con 100mila contagi al giorno come ha sottolineato all’AdnKronos Salute. In Germania, il ministro della Salute tedesco ha parlato di un’ondata estiva in corso a causa della variante Omicron 5.

Secondo il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie, nelle prossime settimane non si possono escludere delle nuove ondate. Ecco perché, secondo Pregliasco: “Serviranno raccomandazioni stringenti per far fronte a un picco anticipato rispetto a quello inizialmente atteso in autunno.”

La nuova variante BA.5 farà aumentare i casi

Secondo Giovanni Sebastiani, primo ricercatore presso l’Istituto per le Applicazioni del Calcolo “M. Picone” del CNR, tra le cause del nuovo aumento dei contagi ci sono anche il calo di efficacia dei vaccini dopo 9-12 mesi ma anche le reinfezioni come ha spiegato durante un’intervista a Fanpage:

“Al momento 86 province su 107 mostrano un trend di aumento dell’incidenza su 100mila abitanti. Di queste, 17 hanno un valore di incidenza nella settimana scorsa maggiore del 50% rispetto a due settimane fa. Difficile quindi dire se siamo all’inizio di una nuova ondata, ma temo che da adesso a fine agosto la situazione molto probabilmente peggiorerà, sebbene sia ancora impossibile dire quanto, anche perché comunque prenderemo delle contromisure.

Per quanto riguarda le province con la maggiore incidenza, si parla di Forlì-Cesena, Modena, Parma, Pordenone, Udine, La Spezia, Lecco, Mantova, Monza e Brianza, Pesaro e Urbino, Campobasso, Biella Novara, Verbano-Cusio-Ossola, Barletta-Andria-Trani, Enna e Verona. Le prossime settimane, quindi, saranno fondamentali per capire in che direzione si andrà.