Ci sono importanti novità in arrivo per quanto riguarda i pagamenti bancomat e carte di credito. A scanso di equivoci, diciamo subito che per pagamenti bancomat si intende erroneamente i pagamenti effettuati con carta di debito (ma ormai nel linguaggio comune le due cose sono diventate sinonimi, anche se in realtà Bancomat è solo il circuito che regola alcune carte di debito). Ma quali sono queste novità? Scopriamolo insieme.

Nuove regole UE per banche e intermediari

Novità in arrivo a partire dal primo gennaio 2024.

Il Cesop, cioè il sistema elettronico centrale di informazioni sui pagamenti, riceverà informazioni relative a dati di pagamento con documentazione armonizzata effettuata dagli Stati membri europei e messa a disposizione dai cosiddetti Psp (prestatori di servizi di pagamento). Lo scopo è quello di tenere a bada e limitare l’evasione fiscale. Nello specifico, vuole essere un’arma per contrastare le frodi realizzate nella vendita transfrontaliera di beni e servizi ai consumatori finali negli Stati membri. Del resto, il commercio elettronico in questi ultimi anni pare aver acuito il fenomeno dell’evasione fiscale, soprattutto per quanto riguarda l’IVA. Con questo sistema l’UE conta di mettere un freno importante e decisivo a questo fenomeno.

Con questo sistema, dunque, si spera che gli Stati possano rintracciare con maggiore facilità e celerità i movimenti sospetti. L’imposizione di documentare il luogo di destinazione, dovrebbe infatti rendere ora più facile rintracciare l’illecito oltre i propri confini. Purtroppo, i dati infatti ci dicono che sono sempre di più le imprese che cercano di evadere, attraverso la vendita di beni e servizi all’estero. Oggi la maggior parte degli acquisti online effettuati dai consumatori nell’Unione europea sono realizzati con pagamenti eseguiti tramite Psp. Tali pagamenti bancomat contengono informazioni precise atte a identificare il beneficiario o destinatario del pagamento stesso. Le altre informazioni documentate sono data, dell’importo e dello Stato membro di origine dello stesso, e informazioni volte a stabilire se il pagamento è stato effettuato in negozio.

Pagamenti bancomat, cosa cambia in pratica?

Per scoprire se un’impresa sta effettuando una frode, è necessario avere tutte queste informazioni. A ragione di ciò, l’UE ha lanciato il nuovo obbligo per i pagamenti con bancomat e carte di credito. Per la precisione, gli obblighi che verranno introdotti a partire dal prossimo anno saranno due: i Psp dovranno conservare le informazioni relative ai servizi di pagamento e comunicarle all’Agenzia delle Entrate. Questi i due diktat che l’Unione Europea ha dato ai prestatori di servizi di pagamento. Chi non si adeguerà a tali obblighi verrà sanzionato per violazione della contabilità e degli obblighi finanziari. Ma quando si applica tale obbligo? La risposta è la seguente: quando un Psp fornisce servizi di pagamento corrispondenti a più di 25 pagamenti transfrontalieri allo stesso beneficiario.

Possiamo probabilmente dire che per noi comuni mortali cambia poco, si tratta in buona sostanza di tecnicismi che riguardano i sistemi di pagamento bancomat, ossia i servizi che ne coordinano il pagamento elettronico. In soldoni, per i nostri pagamenti non cambia quindi assolutamente nulla, o quanto meno non siamo noi a dover modificare la nostra quotidiana azione di pagare con la carta. La raccolta dati è infatti un qualcosa che è bene conoscere, ma che in sostanza non modificherà le nostre azioni.

I punti chiave…

  • L’Unione Europea vuole combattere l’evasione fiscale con una più precisa raccolta dati durante i pagamenti elettronici;
  • c’è l’obbligo di documentare dati e trasmetterli all’Agenzia delle Entrate per chi effettua più di 25 pagamenti transfrontalieri allo stesso beneficiario;
  • la nuova direttiva sarà attiva a partire dal primo gennaio 2024.