La chiusura del mega negozio pirata denominato Genesis Market non ha risolto completamente il problema delle password rubate. La sicurezza dei nostri dati informatici è sempre più importante, poiché quando i nostri codici privati vengono presi da malintenzionati, a rischio ci finiscono anche i nostri stessi risparmi. Per fortuna c’è un sito olandese che ci dice se le nostre pass sono a rischio.

Password rubate, un problema mondiale

Il paradiso degli hacker è stato chiuso grazie all’intervento nei giorni scorsi dell’FBI la quale ha bloccato Genesis Market.

In questo gigantesco mercato nero venivano acquistato gli account che gli hacker avevano rubati. se pensate che però per loro osa sia finita la pacchia, vi sbagliate di grosso. Innanzitutto perché coloro che erano stati già truffati sono sempre a rischio. Inoltre, sappiamo benissimo che queste attività illecite non muoiono mai, e i cybercriminali troveranno certamente il modo di trovare una nuova soluzione al fine di mettere in atto i propri loschi traffici.

Ad ogni buon banco, l’operazione messa in atto dall’FBI è senza dubbio di quelle importanti. Denominata Cookie Monster, ha portato all’arresto di circa 120 persone in tutto il mondo. Secondo il Dipartimento di Giustizia avrebbe consentito l’eliminazione di un “attivatore chiave” del ransomware, ovvero quel particolare tipo di malware che limita l’accesso del dispositivo infettato richiedendo un riscatto da pagare per rimuovere tale limitazione. Ma cosa si poteva trovare precisamente su Genesis Market? Questo sito era una vera e propria fiera dell’illegalità informatica: vi erano accessi, quindi account e password, ma anche cookie e impronte digitali prelevati dai sistemi violati. Il sito era attivo dal 2018.

Come difendersi?

5 anni di raccolta criminale dei nostri dati. Possiamo quindi pensare quante siano state le vittime degli hacker. Si stima infatti che siano oltre 2 milioni gli account finiti in questa rete attraverso le password rubate.

In poche parole, coloro che acquistavano le credenziali potevano accedere agli account dei soggetti colpiti, che fossero anche dati bancari. Naturalmente, il costo di un servizio di home banking trafugato era molto più alto, ma di certo non scoraggiava gli interessati. Non sono mancati in questi anni anche operazioni di hackeraggio di una certa importanza. Infatti, secondo le indagini condotte insieme all’aiuto di Australia, Canada, Danimarca, Svezia, Regno Unito, Germania e Polonia, dell’Europol e dell’Eurojust, questo mercato nero è stato talvolta collegato ad alcuni attacchi informatici di alto profilo.

Ma come difendersi da tutto questo? Innanzitutto, bisogna sempre fare massima attenzione alle mail sospette, oltre che ai contatti che ci arrivano via social. Ormai gli hacker le provano tutte per insidiarsi nei nostri smartphone. Utilizzare inoltre codici alfanumerici è il modo migliore per non essere troppo prevedibili ed evitare che le password vengano rubate. Inoltre, da diverso tempo è disponibile un sito creato dalla polizia olandese che permette di scoprire se la nostra pass è stata già trafugata. Vi basterà inserire la vostra mail nel portale, e nel caso di esito positivo sarete contattati.