Il tema delle pensioni è un argomento che tiene sempre banco, anche in periodi lontani da sbandierate riforme. Ma quali sono i Paesi che permettono di godere di una pensione anticipata nel vero senso della parola? Ossia in quale nazioni si finisce prima di lavorare? Gli esperti dell’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (OCDC) ci hanno offerto una doppia classifica, quella relativa ai Paesi dove l’età pensionistica ha un’anagrafica più bassa e quelli dove invece si finisce più tardi di lavorare.

Lo studio prende in esame i dati raccolti dal 1970 fino ai giorni nostri.

I dati raccolti dall’Osservatorio

L’analisi proposta dagli esperti è di grande interesse. Argomenti su tema pensionistico sono sempre in auge, e di recente furoreggia la possibilità di una pensione senza limiti di età dal 2025. Ma qual è la situazione nel resto del mondo? Quali sono i paesi dove si va prima in pensione? I dati raccolti dall’OCDC ci dicono che in linea di massima in tutto il globo le donne vanno uno o due anni prima degli uomini in pensione. Altro dato importante è che nella maggior parte dei Paesi l’età effettiva è più bassa di quella di quella proposta dalla norma per percepire una pensione completa.

È inoltre interessante notare che dal 1970 a oggi l’età si è sensibilmente abbassata, ma negli ultimi 10 anni questa tendenza si è interrotta. Questa tendenza è rimasta in equilibrio sia per gli uomini che per le donne, nonostante il lavoro femminile sia letteralmente esploso negli ultimi anni rispetto agli anni 70. Entrando più nel merito e iniziando a fare qualche esempio diretto con i Paesi facenti parte dell’OCDC, Giappone e Corea sono alcune delle eccezioni relative all’abbassamento dell’età pensionabile, in quanto in queste nazioni gli uomini si avvicinano ai 70 anni. In Austria, Belgio, Francia, Ungheria, Lussemburgo e Repubblica Slovacca invece i cittadini in media lasciano il lavoro entro il 60esimo anno di età.

Pensioni, i Paesi in cui si va prima

Il grafico offerto dagli esperti della succitata organizzazione parlano chiaro. La data di partenza dello studio, come detto, è il 1970 e il tabellone indica il Lussemburgo e a seguire proprio l’Italia, insieme al Belgio. L’età media per i lussemburghesi è di 63 anni circa, mentre per italiani e belgi si sale a 64 anni. Il discorso cambia completamente alla fine del grafico, quando si raggiunge l’ultimo anno di riferimento dello studio, che è il 2018. Ecco la classifica con la top ten;

  • Lussemburgo 60,5 anni
  • Francia 60,8
  • Slovacchia 61,1
  • Belgio 61,6
  • Croazia 61,7
  • Grecia 61,7
  • Spagna 62,1
  • Polonia 62,8
  • Slovenia 63,1
  • Rep. Ceca 63,2

Dopo una bella partenza negli anni 70, purtroppo il nostro Paese è poi completamente sparito dalla top 10. C’è da dire che altre nazioni illustri non fanno eccezione in questo senso, con Danimarca, Islanda, Irlanda, Portogallo e Svizzera dove i cittadini a 65 anni stanno ancora lavorando.

Paesi dove si va più tardi in pensione

Ed ecco l’altra faccia della medaglia, diamo ora un’occhiata al grafico relativo ai paesi dove si va in pensione più tardi. Si parte anche in questo caso dal 190, anno in cui a contendersi il primo posto erano Polonia, Portogallo e Irlanda con un’eta media che superava di qualche mese i 72 anni. Ecco invece la top 10 di oggi;

  • Romania 68,8 anni
  • Portogallo 68,5
  • Islanda 68,1
  • Svezia 66,4
  • Norvegia 66,1
  • Lettonia 65,7
  • Irlanda 65,6
  • Estonia 65,5
  • Olanda 65,2
  • Danimarca 65,1

I punti salienti…

  • si abbassa l’età pensionabile dagli anni 70 ad oggi;
  • il Paese dove si va in pensione prima oggi è il Lussemburgo, seguito da Francia e Slovacchia;
  • le nazioni dove si lavora per più anni oggi sono invece Romania, Portogallo e Islanda.