Non tutti sanno che se si continuerà a mantenere il Reddito di Cittadinanza (che dal 2024 non si chiamerà più così), si potrà continuare a beneficiare della Postepay. Mediante quest’ultima, infatti, viene erogato il beneficio previsto alle condizioni, nei limiti e con le modalità previste dal Decreto.

Dal 1° gennaio 2024, come spiegato, il Rdc andrà in soffitta e al suo posto debutterà l’Assegno di inclusione. Dal punto di vista economico, i requisiti patrimoniali e reddituali saranno i medesimi del vecchio contributo.

L’Isee, infatti, non dovrà superare i 9360 euro.

La novità è che il contributo, però, non sarà più per tutti e proprio per questo c’è grande preoccupazione. Si teme, infatti, che possa aumentare la povertà in quanto senza un reddito di base garantito, coloro che dipendono da questo sostegno potrebbero ritrovarsi in una situazione di maggiore vulnerabilità economica.

Che succede dal 1 settembre 2023 e dal 1 gennaio 2024

Dal 1 settembre 2023 per chi non beneficerà del Rdc partirà un nuovo strumento chiamato “Supporto per la formazione e il lavoro” . Sarà per coloro che hanno tra i 18 e 59 anni. Costoro, però, come spiegato, non dovranno far parte di nuclei familiari che già percepiscono il vecchio sussidio e dovranno avere un Isee familiare non superiore ai 6 mila euro annui. Tale misura prevede la partecipazione a progetti di formazioni, di qualificazione e riqualificazione professionale nonché di accompagnamento al lavoro e orientamento.

Il vecchio sussidio ovvero il Rdc si trasformerà, invece, in Assegno di Inclusione. Come abbiamo spiegato, per percepirlo si dovrà avere un Isee non superiore ai 9360 euro. Oltre a questo requisito economico, il nucleo familiare per riceverlo dovrà avere al suo interno almeno un minore o un disabile o un componente di più di 60 anni di età. A costoro sarà rilasciata quindi una nuova Postepay.

Postepay Reddito di Cittadinanza 2024: a chi sarà riservata

Nell’articolo 13 comma 1 del decreto lavoro si legge che “i percettori del Reddito di cittadinanza e della Pensione di cittadinanza di cui al decreto-legge 28 gennaio 2019, n. 4, convertito, con modificazioni, dalla legge 28 marzo 2019, n. 26, mantengono il relativo beneficio sino alla sua naturale scadenza e comunque non oltre il 31 dicembre 2023″.

Significa che l’ultima ricarica utile sulla Postepay del Rdc e pensione ci sarà alla fine del 2023. In seguito, coloro che avranno i requisiti su indicati, potranno presentare domanda per ricevere la nuova Postepay relativa all’Assegno di inclusione.

Con la carta Postepay Reddito di Cittadinanza al momento si possono effettuare prelievi di contante entro un limite mensile di 100 euro per i nuclei che sono composti da un singolo individuo che è però incrementato in base alla scala di equivalenza prevista dal decreto. Si possono effettuare acquisti di beni e servizi presso i Pos degli esercizi commerciali nel nostro paese che rientrano in specifiche categorie e si possono pagare le utenze domestiche nonché servizi come le mense scolastiche.

Inoltre si possono effettuare bonifici Sepa o postagiro mensile presso gli uffici postali in favore del locatore indicato nel contratto di locazione o dell’intermediario che ha concesso il mutuo. Si crede che con la nuova Postepay si potranno continuare ad effettuare le medesime operazioni. Poste Italiane sicuramente a breve fornirà le nuove disposizioni relative al nuovo Reddito di Cittadinanza 2024 che, come spiegato, si chiamerà Assegno di Inclusione.

Riassumendo…

1) Nuova versione del Reddito di Cittadinanza dal 2024
2) Il nuovo beneficio per le famiglie dal 1° gennaio 2024 si chiamerà Assegno di Inclusione per il quale si dovranno rispettare gli obblighi previsti dalla nuova normativa
3) Dal 1° settembre 2023 gli occupabili di età compresa tra i 18 e i 59 anni potranno presentare la richiesta per accedere al Supporto per la formazione e il lavoro.
4) La nuova PostePay sarà rilasciata ai beneficiari che soddisfano i requisiti previsti dalla legge.

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