Sembra ormai quasi certo che entro la fine di novembre si deciderà per la proroga dello stato d’emergenza a marzo 2022 mentre il Green Pass per andare a lavoro servirà fino a giugno. Il timore dei contagi in risalita, l’arrivo della stagione fredda e la necessità di arrivare al più presto al 90% di vaccinati, sembra portare dritto all’estensione dello stato d’emergenza anche per non perdere il sistema a colori che potrebbe essere molto utile in vista delle prossime vacanze di Natale.

Proroga Green Pass per chi sarà obbligatorio fino a giugno 2022

E’ stato il sottosegretario alla Salute, Pier Paolo Sileri, a Quarta repubblica a sottolineare che 3 mesi di proroga sono ragionevoli:

“Dobbiamo procedere con le terze dosi. Una volta raggiunto il 90% delle persone vaccinate conteniamo l’avanzata del virus ma dobbiamo completare l’opera, cercando bene le varianti. Abbiamo già fatto tanta strada negli ultimi 6 mesi”

Il primo punto di arrivo, insomma, è arrivare al 90% di vaccinati per poter ridurre l’applicazione del Green Pass mentre per la proroga dello stato d’emergenza l’ipotesi è quella di trasformare la norma in un emendamento.
Se il Green Pass sarà rinnovato fino a giugno 2022, considerando che vale 12 mesi dalla seconda dose, saranno circa 18 milioni gli italiani che dovranno averlo tramite la vaccinazione o con tamponi ogni 48 ore. Se il Certificato Verde sarà obbligatorio fino a giugno, tutti quelli che hanno ricevuto la seconda dose entro giugno 2021 dovranno quindi fare la terza dose o il tampone per il possesso del pass. Si parla quindi di sanitari, docenti, personale scolastico, over 60 e fragili che sono le categorie che per prime avevano ricevuto il vaccino.

Proroga stato d’emergenza fino a marzo 2022

Ad oggi non ci sono certezzi in merito alla proroga del Green Pass fino a giugno 2022 ma l’ipotesi sembra molto forte.

Secondo il sottosegretario alla Salute Andrea Costa:

“Con il 90% si può prendere in considerazione l’allentamento delle misure come la revisione dell’utilizzo del green pass con una estensione più ridotta rispetto ad oggi”.

In questo modo si darebbe anche una spinta alla terza dose di vaccino che ad oggi è disponibile per gli over 60, fragili e sanitari ma entro la fine dell’anno potrebbe essere aperta anche a docenti e over 50 mentre chi ha ricevuto Johnson& Johnson dovrà fare il richiamo dopo 6 mesi. Fino alla fine di novembre ma anche oltre, non ci saranno però certezze. Secondo il ministro della Salute, Roberto Speranza: “La decisione sarà presa solo a ridosso della scadenza del 31 dicembre e terrà conto della curva dei contagi in quel momento”.

Vedi anche: Green Pass obbligatorio e stato d’emergenza prorogati al 2022: cosa cambia per viaggi e lavoro