A partire dalla giornata del 1° febbraio inizieranno i pagamenti delle pensioni, ma i tanto agognati aumenti non arriveranno per tutti, molti pensionati dovranno attendere presumibilmente il mese di marzo.

L’esecutivo guidato da Giorgia Meloni ha mantenuto invariate le regole per la rivalutazione degli assegni inferiori a 2.101,52 euro: l’adeguamento sarà pari al 100% del tasso, vale a dire 7,3%.

L’importo della pensione di febbraio in alcuni casi potrebbe essere addirittura inferiore, ma ci sono ragioni fiscali che spiegheremo. In più c’è anche la questione dell’anticipo della perequazione.

Ecco tutto quello che bisogna sapere sugli assegni pensionistici del secondo mese dell’anno.

La questione aumenti sulla pensione di febbraio 2023

L’Inps ha fatto sapere che erogherà soltanto a marzo la rivalutazione e gli arretrati per le pensioni che sono superiori a quattro volte il minimo (superiori a 2.101,52 euro).

Come si legge nella nota diramata dall’Istituto: “Per tutti gli altri pensionati, nel mese di marzo 2023, l’Inps procederà ad attribuire la perequazione in percentuale in base all’importo annuale in pagamento, come previsto dall’art. 1 comma 309 della legge di bilancio. Nel mese di marzo saranno inoltre posti in pagamento anche gli arretrati riferiti ai mesi di gennaio e febbraio 2023”.

Perché la pensione di febbraio potrebbe essere più bassa

Gli aumenti dunque non arriveranno nel cedolino della pensione di febbraio 2023. Anzi, l’assegno potrebbe risultare addirittura più basso del dovuto. La ragione è la possibile presenza di conguagli Irpef che, nel caso le ritenute 2022 siano state applicate in misura inferiore, saranno caricati proprio a febbraio.

Stesso discorso vale anche per le possibili trattenute delle addizionali comunali e regionali. Inoltre, un possibile ulteriore tagli all’assegno è collegato all’imposta sull’anticipo della perequazione usufruito alla fine del 2022. Per verificare se la trattenuta per conguaglio a debito di perequazione è presente, nel cedolino bisogna verificare la presenza della dicitura “Differenza Imponibile PRQ. Anno X”.

Quando avviene l’accredito a febbraio

I pensionati che hanno l’accredito della pensione su conto corrente riceveranno l’importo già il 1° febbraio. Coloro che invece la ritirano personalmente dovranno seguire questo calendario a seconda dell’iniziale del cognome.

1. Mercoledì 1 febbraio: i cognomi dalla A alla B.
2. Giovedì 2 febbraio: i cognomi dalla C alla D.
3. Venerdì 3 febbraio: i cognomi dalla E alla K.
4. Sabato 4 febbraio, ma solo di mattina, i cognomi dalla L alla O.
5. Lunedì 6 febbraio: i cognomi dalla P alla R.
6. Martedì 7 febbraio: i cognomi dalla S alla Z.

Per controllare quali sono gli importi del cedolino, bisogna andare sul sito dell’Inps e accedere alla propria pagina personale con CIE, SPID o carta nazionale dei servizi. A questo punto, basta andare nella sezione cedolini e selezionare l’ultimo (relativo al mese di febbraio).

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