Il lavoro è il contributo che l’uomo dà ai processi produttivi, ma quante ore si lavora negli altri paesi d’Europa. Arriva un interessante studio che confronta i dati e offre una vera e propria mappa delle ore lavorate in ogni paese in media. Vediamo quali sono i paesi che occupano la parte alta della classifica e quali invece quelli che si concedono meno ore.

Aiutare i processi produttivi del paese

Forse è bene precisare prima un passaggio fondamentale: lavorare molte ore non significa necessariamente far aumentare la produzione del PIL del proprio paese.

Vedere infatti che in molti casi le due cose non sono strettamente correlate, poiché esiste un parametro che è ben più importante della quantità, ossia la qualità. Ciò detto, mentre c’è chi ipotizza un mondo in cui sarà possibile vivere senza lavorare, ad oggi l’occupazione professionale è conditio sine qua non per la sopravvivenza di quasi tutti gli individui. Negli ultimi tempi si sta facendo un gran parlare di intelligenza artificiale. E indubbiamente tale novità, introdotta sostanzialmente grazie a software come GhatGPT, è possibile ipotizzare che in un futuro non troppo lontano le macchine prenderanno nuovamente il posto degli uomini per molte categorie professionali.

È possibile avere un quadro completo dei progressi dell’AI andando sul sito ufficiale di OpenAI e scoprire quali sono le grandi scoperte che l’azienda sta apportando nel mondo dell’intelligenza artificiale. In questa sede però vogliamo concentrarci sul tema principale, ossia scoprire quali sono i paesi che fanno lavorare di più i propri connazionali e quali meno. Insomma, quante ore si lavora negli altri paesi del vecchio continente? Dalle analisi si scopre che Olanda, Norvegia, Danimarca, Germania e Svizzera hanno la media di ore di lavoro più bassa d’Europa. Ciò è reso possibile anche dalla presenza dello smart working, da noi sdoganato durante la pandemia ora quasi del tutto eliminato.

Nei paesi appena citati invece si continua a sfruttare il lavoro agile per coglierne tutti i vantaggi che esso ha da offrire.

Quante ore si lavora negli altri paesi europei?

Il primato spetta alla Danimarca,a qui si lavora solo 1381 ore all’anno. Al secondo posto abbiamo la Norvegia, dove si lavora solo 1384 ore l’anno. Chiude il podio la Germania con 1386 ore di lavoro annuali. Come detto, a seguire ci sono poi Olanda e Svizzera. Nella parte opposta della classifica, ossia i paesi dove si lavorano più ore all’ano ci sono la Grecia al primo posto con 2036 ore, la Polonia con 2023 e la Russia con 1965. Per questi paesi, possiamo usare il vecchio detto consolatorio che afferma che il lavoro nobilita l’uomo. Ma dove si posiziona invece il nostro paese? Sostanzialmente l’Italia è nella parte intermedia della classifica con 1718 ore lavorate in media all’anno.

Siamo grossomodo in linea con altri grandi paesi come Regno Unito (1.668), Spagna (1.686), Francia (1.505) e Portogallo (1.865). Come dicevamo, le ore di lavoro non coincidono necessariamente con la produzione del PIL del paese. Per fare un esempio, la Russia è terza per ore di lavoro annuali, eppure è al secondo posto nella classifica dei paesi meno produttivi in ​​Europa in termini di PIL per ora lavorata. Discorso opposto invece per nazioni come Danimarca, Svizzera e Norvegia, le quali generano molto più PIL per ogni ora lavorata, nonostante siano nella parte opposta della classifica.

In sintesi…

  • Danimarca, Norvegia e Germania sono i paesi che lavorano meno ore all’anno in media;
  • Grecia, Polonia e Russia sono invece quelli che ne lavorano di più;
  • l’Italia si colloca in una posizione di metà classifica, con 1718 ore di lavoro in media ogni anno.