Non si fa altro che parlare del default della Russia che potrebbe arrivare a breve in quanto il sistema finanziario inizia a scricchiolare. La Banca centrale russa, intanto, ha fatto sapere che il mese scorso le famiglie hanno ritirato dai conti valuta estera pari a 9,8 miliardi mentre le banche hanno tagliato di un terzo (circa) i nuovi prestiti alle imprese. Ecco cosa sta succedendo.
Il default della Russia è dietro l’angolo?
La situazione finanziaria in Russia è complicata. Molti correntisti, infatti, spaventati per le sanzioni, hanno ritirato dai conti valuta estera.
Intanto la governatrice della Banca centrale russa Elvira Nabiullina comunica che la situazione per l’economia del suo paese è davvero difficile. Aggiunge inoltre che potrebbe anche peggiorare. Sia “l’operazione speciale” che le sanzioni occidentali, infatti, stanno portando il paese al collasso per cui potrebbe esserci un nuovo taglio di interesse per sostenere il rublo. L’inflazione, poi, continua a salire raggiungendo il 17,4%.
Per gli analisti internazionali, per la Russia ci sarà una caduta del Pil dell’11% a 2022 che potrebbe restare tale anche nel 2023. Per evitare il default, le grandi compagnie e gli industriali locali, riporta la stampa locale, pensano a soluzioni tecniche per pagare i bond in euro mediante conti dedicati sui cui versare le cifre. L’alternativa paventata è quella di far riacquistare i titoli dal Ministero delle Finanze. Un dichiarazione di default come quella che ha colpito il colosso siderurgico russo Severstal e le ferrovie russe porterebbe al paese gravi conseguenze economiche.
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