Ormai che il reddito di cittadinanza sia agli sgoccioli è risaputo. Tra 6 mesi almeno 600mila persone dovranno dire addio al sussidio. Nel 2024, il Rdc sarà sostituito da un’altra misura più stringente che riguarderà, probabilmente, solo i non occupabili e chi ha in casa minori, anziani e disabili.

Da agosto, intanto, migliaia di persone dovranno salutare il sostegno. Ma i rumors parlano anche del reddito di cittadinanza regionale. Vediamo di saperne di più.

Rdc: entro agosto addio per 600mila persone

Intanto, a perdere il diritto al sostegno entro agosto saranno coloro che rifiuteranno un’offerta di lavoro.

Ma anche i giovani che non frequenteranno i corsi di formazione obbligatori. Anche se in questo caso la stretta deve ancora concretizzarsi. La svolta, in ogni caso, è vicina. Nel 2022, sono stati spesi 8 miliardi per il Rdc e almeno 1.685.161 famiglie hanno avuto l’accesso.

Solo al Sud e le isole hanno registrato il maggior numero di nuclei interessati al reddito di cittadinanza con più di un milione di percettori, della misura contro i 271.887 del Centro e 372.317 del Nord. Al 30 giugno 2022 i percettori che erano stati presi in carico per il lavoro erano 280mila. Meno della metà di quelli tenuti a intraprendere il percorso. Anche qui le percentuali parlano chiaro: la maggior incidenza di beneficiari occupabili è per il 27% e il 31% al Centro-Nord e solo al 18,6% al Sud.

Arriva il reddito di cittadinanza regionale?

Nel frattempo, mentre ancora non è chiaro che cosa succederà ad agosto per quei 600mila che perderanno il sussidio, il leader dei 5S, Giuseppe Conte, potrebbe rilanciare il reddito di cittadinanza su base regionale. Nel programma del Movimento 5 stelle inerente la campagna elettorale per le regionali, infatti, spunta il Reddito di cittadinanza regionale, misura che potrebbe essere” integrativa o sostitutiva” di altri aiuti previsti dal governo Meloni. Il Reddito di cittadinanza nazionale sarà cancellato e ormai non ci sono più dubbi.

Ecco perché il M5S ha promesso che nelle regioni governate dal partito, incluse anche Lazio e Lombardia, nel caso in cui pentastellati dovessero vincere le elezioni, sarà presentata una misura simile al reddito di cittadinanza, ma su base regionale. Insomma, a poter usufruire saranno solo i residenti di quella specifica regione. Secondo Conte, inoltre, durante una dichiarazione a 7 Gold, essendo una misura a carattere regionale, sarebbe più semplice adattarne l’importo al costo della vita o guardando alle condizioni economiche e sociali di quella regione. Il reddito di cittadinanza regionale, sarebbe in caso affiancato alle misure previste dal governo Meloni.

Cosa cambierà

Ricordiamo, infatti, che il reddito di cittadinanza sarà abolito ma il governo garantirà una misura alternativa per le persone più povere. In pratica, una sorta di “nuovo Reddito d’inclusione” come ha chiarito la ministra del Lavoro Marina Calderone. Il reddito di cittadinanza regionale, invece, andrebbe a tutelare gli esclusi dalla nuova e futura misura. Potrebbe servire per integrare l’importo percepito nel caso in cui l’importo del sostegno nazionale dovesse risultare più basso di quello regionale. Chiaramente, il reddito di cittadinanza sarà approvato solo se il M5S vincerà le elezioni in una o più regioni. Ma rimarrà comunque nei programmi del partito e quindi potrebbe diventare realtà in futuro.