Ci sono tante date da segnare in calendario per il mese di gennaio 2024 ormai in arrivo. A tenere banco sono le nuove scadenze fiscali, le quali si aggiungono a quelle ordinarie che cadono il 16 del mese. Vediamo nel dettaglio quali sono le date che gli italiani devono prendere in considerazione per regolare la loro situazione con il fisco.

Calendario di gennaio 2024

Il 16 gennaio è da segnare in calendario anche per coloro che hanno usufruito della proroga delle imposte sui redditi che scadeva il 30 novembre scorso.

Per costoro c’è la possibilità di pagare l’importo in un’unica rata appunto entro il 16 del prossimo mese, oppure di dividere la somma per 5 rate. Importanti novità anche per quanto riguarda il Canone Rai. Coloro che intendono chiederne l’esenzione devono farlo entro il 31 di gennaio. La prima scadenza fiscale da segnare in calendario in ordine cronologico è però quella del 10 gennaio ed è relativa al versamento dei contributi per colf e badanti. Si riferisce ai versamenti inerenti i contributi maturati nel quarto trimestre dell’anno. Come fare per effettuare il pagamento? Basta collegarsi al sito dell’inps e andare nella sezione “Pagamento per lavoratori domestici”.

In alternativa è possibile recarsi presso uffici postali o banche per effettuare il pagamento, oppure sfruttare le opzioni telematiche offerte dalle stesse. Come detto, il secondo step è invece quello del 16 gennaio. Si tratta dei cosiddetti pagamenti periodici, ossia le scadenze ordinarie. In questa data scade la tassa sugli intrattenimenti e la Tobin Tax, ossia la tassa sugli investimenti finanziari del mese precedente. In questo stesso giorno è previsto anche il versamento delle ritenute di imposta da effettuare tramite modello F24. Per quanto riguarda invece i datori di lavoro, in questa data dovranno pagare i contributi previdenziali e assistenziali INPS per i diritti maturati nel mese precedente dai lavoratori.

Scadenza fiscali gennaio 2024

Siamo ancora fermi al 16 gennaio, giorno in cui vanno in scadenza fiscale diverse imposte.

Certo, per molti italiani non sarà affatto piacevole iniziare il nuovo anno concentrandosi sulle tasse, ma è ormai prassi consolidata, anche se in questo momento di forte incertezza economica, dove la crisi si fa sentire anche nelle città più economiche d’Italia, è una mazzata non da poco. Come dicevamo, il 16 gennaio è una data importante anche per i sostituti d’imposta. Gli interessati devono comunicare la volontà di prestare assistenza fiscale entro tale data. In chiusura, in questa data c’è anche il termine ultimo per il versamento dell’Iva mensile. Ricordiamo, come già anticipato, che quella del 16 gennaio è però una data importante anche per i versamenti con scadenza al 30 novembre slittati a gennaio.

Ci riferiamo ad esempio al pagamento della seconda rata di acconto dovuto in base alla dichiarazione dei redditi. Tale disposizione però è applicata solo a titolari di partita Iva con ricavi non superiori a 170 mila euro durante il periodo d’imposta precedente. Anche in questo caso è possibile scegliere la rateizzazione di 5 mesi, con la prima raa da pagare comunque sempre entro il 16 di gennaio. Ricordiamo infine la possibilità di chiedere l’esenzione del canone Rai. Coloro che hanno compiuto 75 anni possono infatti chiederne l’esenzione e presentare la dichiarazione sostitutiva. Tale obbligo di comunicazione si applica anche per coloro che vogliono richiedere l’esenzione perché non in possesso di apparecchio televisivo.

I punti chiave…

  • il mese di gennaio è ricco di scadenze fiscali;
  • tra queste spiccano lo slittamento dell’Irpef e l’obbligo di presentare la dichiarazione sostitutiva per chiedere l’esenzione del canone Rai;
  • il 16 gennaio ci sono inoltre le scadenze riguardanti le imposte ordinarie.