È un fiume in piena Aurelio De Laurentiis, il presidentissimo della squadra campione d’Italia. Lo scudetto del Napoli ha acceso la sua voglia di tornare a riformare il calcio, ma me sue idee a quanto pare prescindono dallo sport e si concentrano in special modo sul fatturato. Il presidente si infila anche in discorsi politici, citando la Meloni e Draghi. Che intenzioni ha?

Mille idee, e per niente confuse

È il solito De Laurentiis, quello che vuole spaccare il mondo e portare tante novità nel sistema calcio e non solo.

Ma a conti fatti sono idee fattibili? Diciamo che qualcuna ci può stare, ma nell’insieme prendiamo molte delle sue proposte come un’espressione di gioia da parte di chi si sta godendo il suo grande momento da vincente, finalmente. E già, perché sentir parlare di campionato in estate è proprio fuori da ogni logica. E in realtà è proprio una delle proposte del presidentissimo. De Laurentiis vorrebbe infatti far cominciare il campionato ad aprile e farlo terminare ad ottobre, facendo quindi riposare i calciatori per 5 mesi durante l’inverno.

Questo perché vuole evitare la pioggia e la neve dei mesi più freddi, andando però poi a sbattere con l’afa e la canicola di luglio e agosto, che è ancora peggio per la salute di chi fa sport a livello agonistico. Abbastanza discutibile anche la proposta di nuove competizioni europee. Non parliamo di Superlega, ma di una riforma della Champions e dell’Europa League. Secondo il presidente infatti la Uefa dovrebbe creare due competizioni, una per le squadre di nazioni minori, l’altra riservata alle squadre dei 5 campionati europei più importanti. Insomma, una Superlega edulcorata, dove le squadre all’interno ruoterebbero, ma sarebbero sempre  delle medesime nazioni più importanti (Italia, Inghilterra, Spagna, Germania e Francia).

Tra manie di onnipotenza e qualche buona trovata

Non mancano però anche le buon idee, ma forse la proposta che fa più discutere è quella relativa al cambiamento della Costituzione.

Ebbene sì, Aurelio vuole fare anche questo. A tal proposito il presidente chiede alla Meloni di sedersi a un tavolo con lui e discutere per qualche minuto di riformare il calcio con l’aiuto della politica. De Laurentiis vorrebbe un modello liberalizzato, al fine di avere profitti sempre più alti, ai livelli di Inghilterra e Spagna. Inoltre, dice di aver ricevuto una telefonata di congratulazioni da parte di Draghi e a tal proposito sogna una Repubblica di tipo presidenziale, con la Meloni e Draghi insieme a governare il paese.

Scudetto del Napoli e De Laurentiis senza freni

Insomma, lo scudetto del Napoli potrebbe davvero aver dato alla testa non solo ai tifosi, ma anche al suo stesso presidente. Come dicevamo, però, tra le tante idee abbastanza sconclusionate se non addirittura proibitive, c’è ne anche qualcuna che potrebbe funzionare. Ad esempio quella di trasformare gli stadi in veri e propri parchi di intrattenimento nei quali passare intere giornate. Il presidente ipotizza quindi dei ristoranti da inserire al loro interno, al fine di permettere ai tifosi di pranzare o cenare prima o dopo la partita. Inoltre, questi accorgimenti porterebbero sempre più famiglie all’interno di tali strutture.

Ma c’è di più, come la proposta di organizzare dei veri e propri matrimoni. Qui ammette di poter urtare la sensibilità dei religiosi (anche se, in fondo, non c’è una fede più grande e irrazionale del tifo calcistico) e di fare un torto alla Chiesa, ma ricorda che nel ritiro di Dimaro hanno effettivamente già allestito un altare che permette al Cardinale Sepe di officiare messa durante gli allenamenti della squadra. Insomma, De Laurentiis sta addirittura pensando di creare una zona ad hoc per celebrare i matrimoni all’interno dello stadio Maradona.

Idea blasfema? Forse, ma in questo caso la sua verve da grande imprenditore potrebbe fare centro. Pensiamo a quanti tifosi sfegatati del Napoli sognano di celebrare le proprie nozze nella stadio della propria squadra.