È un fiume in piena Aurelio De Laurentiis, il presidentissimo della squadra campione d’Italia. Lo scudetto del Napoli ha acceso la sua voglia di tornare a riformare il calcio, ma me sue idee a quanto pare prescindono dallo sport e si concentrano in special modo sul fatturato. Il presidente si infila anche in discorsi politici, citando la Meloni e Draghi. Che intenzioni ha?
Mille idee, e per niente confuse
È il solito De Laurentiis, quello che vuole spaccare il mondo e portare tante novità nel sistema calcio e non solo.
Questo perché vuole evitare la pioggia e la neve dei mesi più freddi, andando però poi a sbattere con l’afa e la canicola di luglio e agosto, che è ancora peggio per la salute di chi fa sport a livello agonistico. Abbastanza discutibile anche la proposta di nuove competizioni europee. Non parliamo di Superlega, ma di una riforma della Champions e dell’Europa League. Secondo il presidente infatti la Uefa dovrebbe creare due competizioni, una per le squadre di nazioni minori, l’altra riservata alle squadre dei 5 campionati europei più importanti. Insomma, una Superlega edulcorata, dove le squadre all’interno ruoterebbero, ma sarebbero sempre delle medesime nazioni più importanti (Italia, Inghilterra, Spagna, Germania e Francia).
Tra manie di onnipotenza e qualche buona trovata
Non mancano però anche le buon idee, ma forse la proposta che fa più discutere è quella relativa al cambiamento della Costituzione.
Scudetto del Napoli e De Laurentiis senza freni
Insomma, lo scudetto del Napoli potrebbe davvero aver dato alla testa non solo ai tifosi, ma anche al suo stesso presidente. Come dicevamo, però, tra le tante idee abbastanza sconclusionate se non addirittura proibitive, c’è ne anche qualcuna che potrebbe funzionare. Ad esempio quella di trasformare gli stadi in veri e propri parchi di intrattenimento nei quali passare intere giornate. Il presidente ipotizza quindi dei ristoranti da inserire al loro interno, al fine di permettere ai tifosi di pranzare o cenare prima o dopo la partita. Inoltre, questi accorgimenti porterebbero sempre più famiglie all’interno di tali strutture.
Ma c’è di più, come la proposta di organizzare dei veri e propri matrimoni. Qui ammette di poter urtare la sensibilità dei religiosi (anche se, in fondo, non c’è una fede più grande e irrazionale del tifo calcistico) e di fare un torto alla Chiesa, ma ricorda che nel ritiro di Dimaro hanno effettivamente già allestito un altare che permette al Cardinale Sepe di officiare messa durante gli allenamenti della squadra. Insomma, De Laurentiis sta addirittura pensando di creare una zona ad hoc per celebrare i matrimoni all’interno dello stadio Maradona.