Finito l’allarme per la variante Omicron 5, da quando si parla dei contagi boom in Cina, il covid-19 è tornato prepotentemente a far parte delle nostre vite. Non che fosse sparito in realtà, ma il fatto che i media ne parlavano meno aveva creato una sorta di scudo protettivo o l’idea di una pandemia ormai agli sgoccioli. Le ultime notizie sulla variante Kraken, però, riaccendono i timori. Si tratta di un’altra sottovariante di Omicron, XBB.1.5, che si sta rapidamente diffondendo negli Usa.

Secondo gli European Center for Disease Prevention and Control (Ecdpc), il 27,6% dei contagi negli Stati Uniti è dovuto a Kraken. La preoccupazione deriva dal fatto che il primo caso è stato scovato a ottobre ma la diffusione è iniziata solo a dicembre e nel giro di poche settimane è già arrivata al 27%.

La variante Kraken dovrebbe diventare dominante anche in Italia dopo gli Usa

Questo significa che nel giro di un mese sarà la variante predominante ed è destinata a diffondersi anche in Europa. A preoccupare, non sono tanto i sintomi, simili a quelli delle altre varianti, ma la diffusione molto veloce. Ora l’Organizzazione mondiale della sanità ne sta valutando gli effetti in termini di gravità. Ma è ormai chiaro che negli Stati Uniti sta diventando dominante, grazie ad un mix di mutazioni che ne facilita la diffusione su larga scala.

Nelle prossime settimane, quindi, gli esperti si aspettano una crescita dei contagi anche in Europa. Questo perché ha una capacità di diffusione del genere non era mai stata vista in nessuna variante. La variante Kraken è una discendente diretta della XBB, ossia della variante Gryphon, e grazie alla doppia mutazione riesce ad eludere i vaccini ancora di più e provoca ancora più reinfezioni. Non è un caso che l’Oms l’ha soprannominata la più contagiosa di sempre.

Ad Adnkronos T. Ryan Gregory, professore del Department of Integrative Biology dell’University of Guelph (Ontario) ha detto sulla nuova variante Kreken:

“Non sappiamo se Xbb.

1.5, ‘Kraken’, è più o meno pericolosa rispetto alle altre varianti Omicron. Ma ha proprietà a cui vale la pena prestare attenzione. Dovremmo essere consapevoli di questo e del suo potenziale di causare infezioni Covid”

Quali sono i sintomi della variante Kraken

Ma quali sono i sintomi della variante Kraken? Rispetto alle varianti precedenti non è cambiato molto: mal di gola e tosse, raffreddore, stanchezza, dolori muscolari e articolari sono i segnali più evidenti del contagio. Sintomi che potrebbero essere confusi anche con quelli dell’influenza. Attualmente un aumento di casi in Europa sta avvenendo anche in Germania e Regno Unito. Il boom, però, dovrebbe arrivare nelle prossime settimane, quando Kraken dovrebbe causare un aumento dei casi anche in Italia.