Vale ben 1000 euro la smart tv gratis proposta da Telly, startup americana che si occupa proprio di televisori. L’iniziativa. rivolta ai primi 500 mila statunitensi che accetteranno tale iniziativa. Ma cosa c’è dietro? Com’è possibile che un’azienda spedisca gratuitamente a casa una televisione di questo tipo?

La pubblicità è l’anima del commercio

È proprio il caso di dirlo, il marketing sta assumendo proporzioni sempre più gigantesche, e a tratti finisce addirittura nel grottesco. Il caso della smart tv gratis fa decisamente discutere, visto che parliamo di un televisore da 55 pollici e 4K, dotato inoltre di tante caratteristiche aggiuntive tutte comprese nell’offerta.

Ma entriamo nel dettaglio della proposta e scopriamo per quale motivo l’azienda nordamericana ha avviato un’iniziativa del genere. Il televisore è dotato di una sound bar, ma soprattutto di un secondo schermo. Ebbene sì, avete capito bene, in realtà a casa arrivano non una, ma ben due tv. La prima è la smart tv da 55 pollici, la seconda è invece un monitor più piccolo posizionato proprio sotto la sound bar.

A cosa serve questo secondo schermo? Ecco la condizione da soddisfare per ricevere la tv gratis direttamente a casa. Sul secondo monitor piccolino verranno infatti mandate 24 ore su 24 una serie di spot pubblicitari, ma anche informazioni generali come tg, meteo e altro ancora. Insomma, Telly ha pensato bene di proporre a coloro che sono ne sono interessati, una televisione a patto che seguano una ricca proposta pubblicitaria sull’altro monitor. Naturalmente, tale schermo deve essere sempre acceso, ma gli utenti possono anche oscurarlo attivando l’apposita opzione, in modo da non essere infastiditi quanto stanno seguendo un programma sulla tv principale.

Idea folle o geniale?

500 mila fortunati a cui regalare una tv dal valore di 1000 euro sembrano forse un po’ troppi, ma Telly deve aver pensato “meglio fare le cose in grande”.

Del resto parliamo pur sempre dell’America, la terra dove si avverano i sogni. Scherzi a parte, la startup avrà sicuramente fatto bene i suoi conti. Insieme al doppio schermo, arrivano anche tutta una serie di app a cui l’utente dovrà registrarsi. Ecco quindi che l’iniziativa ci diviene più chiara anche da un punto di vista commerciale, ossia di ritorno economico da parte dell’azienda. Telly infatti guadagnerà dalle pubblicità che manderà sul secondo schermo e dalle app che gli utenti dovranno scaricare. Immaginiamo quindi una ricca commissione erogata a Telly per questa iniziativa.

C’è inoltre da aggiungere che il mercato delle smart tv in questo momento è sostanzialmente in stallo. Il boom dei televisori intelligenti sembra infatti superato da un pezzo e molte aziende stanno studiando nuovi sistemi per invogliare le famiglie ad acquistare uno. Intendiamoci, non parliamo di un mercato in crisi, visto che sono comunque le più vendute. Chi comprerebbe ormai una televisione normale quando può avere la possibilità di collegarne invece una ad internet e seguire le varie piattaforme di streaming comodamente dal divano? Allo stesso modo, però, si tratta di un settore che non vive un cambio generazionale come quello degli smartphone, i quali hanno invece solitamente una durata molto più breve. Insomma, una volta che ne hai comprata una, sei apposto per almeno una dozzina di anni.

Smart tv gratis a 500 mila persone, ecco la nuova trovata di Telly

Insomma, la trovata di Telly sembra tutt’altro che folle. Senza dubbio stravagante, a tratti surreale, ma probabilmente c’è un fondo di genialità nella sua operazione. Da un lato offrire un prodotto a un folto numero di persone in modo da far parlare di sé e dirottare poi eventualmente la clientela anche su altri acquisti. Dall’altro quello di coprire interamente la spesa con il sostegno delle pubblicità che va a trasmettere sul secondo schermo in dotazione degli utenti.

Si tratta di una mossa commerciale che potrebbe rivoluzionare il mercato, anche se è difficile ipotizzare che anche altri grandi marchi come Samsung o Sony possano decidere di tentare iniziative del genere. Ma questa è solo un’ipotesi. Ai posteri l’ardua sentenza.