Il nostro tram tram quotidiano ci allontana sempre più dai nostri figli e spesso per tenerli buoni siamo costretti a ricorrere ad aiuti esterni. Dare smartphone ai bambini è la soluzione più semplice, ma comporta dei rischi.
Uno studio rivela che lasciare device in mano a bimbi minori di 5 anni ne modifica le loro reazioni emotive e può avere quindi conseguenze importante sulla loro crescita. Vediamo cosa ci dicono gli scienziati.
Smartphone ai bambini, quanto è rischioso?
Quante volte abbiamo lasciato i nostri piccoli con in mano il nostro telefonino? Spesso si ricorre a mezzi ancora più drastici, come comprar loro un tablet da poter usare in totale autonomia.
Pensiamo ai tanti video correlati che appaiono nelle ricerche e che finiscono involontariamente per turbare la visione dei bambini. La ricerca pubblicata da Jama Pediatrics approfondisce ulteriormente la questione e va oltre la specifica visione di un particolare video. In realtà è proprio il device stesso a modificare la crescita emotiva del fanciullo. Lo studio è stato effettuato su 422 bambini tra i 3 e i 5 anni, accompagnati naturalmente dai rispettivi genitori. La ricerca ha evidenziato che in questi soggetti è presente una reattività emotiva anomala, caratterizzata da rapidi cambiamenti tra tristezza ed eccitamento, improvvisi cambi di umore e impulsività.
I risultati della ricerca scientifica
Lo studio è stato condotto da Jenny Radesky, dell’Università del Michigan. I soggetti maggiormente esposti sono bambini maschi con forte temperamento.
Cosa fare? Radesky consiglia delle valide alternative a smartphone e tablet per i bambini. Utilizzarli di tanto in tanto non rappresenta un problema, ma farlo sistematicamente invece è estremamente rischioso. Le alternative sono invece quelle di invitare i propri figli a fare altro, ricorrendo a tecniche sensorie. Ascoltare musica è un ottimo modo per tranquillizzarli. Oppure farli saltare su un trampolino per far loro sfogare la loro energia infantile. Molto utile anche lasciarli guardare un libro, meglio ancora un fumetto che possa dar loro la possibilità di empatizzare con le figure disegnate. È possibile inoltre fare un gioco con loro, quello di dare un colore alle emozioni, come il rosso per la rabbia, il blu per la noia, il giallo per l’ansia e il verde per la calma.