Il prossimo 20 e 21 settembre 2020 si terranno le Elezioni Regionali e il tutto in piena seconda emergenza da Coronavirus: gli ultimi sondaggi politici elettorali Dire-Tecnè parlano di una situazione in bilico nella maggior parte delle regioni.

Gli scenari che si apriranno dopo le elezioni possono essere di vario tipo: se il centrodestra dovesse portare a casa regioni storicamente rosse come la Toscana e in generale vincere nella maggior parte delle aree coinvolte, è chiaro che si potrebbe aprire una crisi di governo.

Ad andare in crisi sarebbe proprio l’asse PD-M5S.

Il problema è che tra la fine di settembre e gli inizi di ottobre l’Italia dovrà presentare il Recovery Plan e un governo che rischia di uscire indebolito dalla tornata elettorale non sarebbe il massimo per la contrattazione con Bruxelles.

Elezioni Regionali 2020: i sondaggi politici in Veneto, Liguria e Toscana

Stando agli ultimi sondaggi politici Dire-Tecnè, l’unica regione in cui non sembra poterci essere storia è il Veneto: Luca Zaia, che tra l’altro sta insidiando la leadership di Matteo Salvini all’interno della Lega, sarebbe addirittura tra il 68% e il 72% di consensi, con un vantaggio del 50% sul candidato del centrosinistra. Insomma, un vero e proprio plebiscito.

In Liguria, gli scenari descritti dai sondaggi parlano di un vantaggio piuttosto netto per Toti, che sarebbe al 51-55%, su Ferruccio Sansa, appoggiato sia dal Movimento 5 Stelle che dal Partito Democratico, che si fermerebbe al 39-43%. L’unica incognita è il 40% circa di elettori indecisi, i quali potrebbero anche rovesciare la situazione.

La Toscana è una delle regioni chiave, sulla quale Matteo Salvini ha investito personalmente e sulla quale sembra giocarsi la sua leadership politica in crisi: le ultime rilevazioni Dire-Tecnè vedono Eugenio Giani del PD al 44-48% contro la Ceccardi della Lega al 38,5%-42,5%. Anche in questo caso potrebbero essere decisivi i voti di coloro che sono ancora indecisi.

Marche, Campania, Puglia: i sondaggi politici per le elezioni regionali 2020

La situazione nelle Marche vede ancora una volta PD e M5S divisi e il rischio di perdere la regione è alto: al momento, il candidato del centrodestra, Francesco Acquaroli, è al 43,5%-47,5%, mentre Maurizio Mangialardi del PD è al 36%-40%. Importante il risultato atteso dal candidato grillino, Mercorelli, che sarebbe al 12,5%-16,5%.

In Campania, il vantaggio dello sceriffo Vincenzo De Luca, balzato agli onori della cronaca per i suoi interventi-show durante la pandemia, si sta riducendo sempre di più: al momento, il candidato del PD sarebbe al 42,5%-46,5%, mentre Caldoro, il candidato del centrodestra, sarebbe al 37%-41%.

Concludiamo con la Puglia, dove Emiliano al momento sembra essere lontano da Fitto, candidato del centrodestra: non solo l’ex governatore non ha potuto beneficiare dell’appoggio del M5S, ma anche Italia Viva ha deciso di “togliere” voti presentando Scalfarotto: secondo i sondaggi Fitto è al 40%-44%, Emiliano al 35%-39%, Laricchia del M5S al 13%-17%, Scalfarotto al 2,5%-6,5%.

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