Il M5S sta vivendo un’importante crisi d’identità politica: a sottolinearlo sono gli ultimi sondaggi politici e d’opinione dell’istituto SWG per il Tg di La7.

È stato chiesto a elettori ed ex-elettori del Movimento chi vorrebbero come leader politico sia con l’ipotesi Conte sia senza l’ipotesi Conte: il risultato è abbastanza contraddittorio. Se Giuseppe Conte dovesse lanciarsi in questa impresa sarebbe incoronato da circa un terzo degli elettori, se invece decidesse di non aderire al progetto, la sfida sembra essere tra Di Battista e Fico (anche se Di Maio mostra di avere ancora grande stima), che rappresentano due linee politiche assolutamente differenti.

Per quanto concerne i sondaggi elettorali si segnala un arretramento sia della Lega che di FdI con un Partito Democratico stabile poco sopra il 20%.

Chi dovrebbe essere il capo politico del M5S? I risultati dei sondaggi d’opinione del Tg di La7

La domanda che SWG ha posto agli elettori del M5S riguarda chi dovrebbe essere il nuovo capo politico a partire da due opzioni.

La prima opzione è se Giuseppe Conte dovesse candidarsi, i risultati sono i seguenti: gli elettori M5S vorrebbero al 32% proprio il presidente del consiglio, poi si trova Di Battista con il 18%, Di Maio al 14% e Fico all’11%; gli ex-elettori (quelli che hanno votato M5S nel 2018 e oggi non lo rivoterebbero) votano al 21% per Di Battista, al 14% per Conte, Fico al 5%.

La seconda opzione è se Giuseppe Conte non dovesse candidarsi: gli elettori M5S vorrebbero al 29% Di Maio, al 21% Di Battista, al 16% Appendino, al 12% Fico; gli ex elettori del M5S vedrebbero come leader al 17% Fico, al 16% Di Battista, al 12% Di Maio.

Le intenzioni di voto nei sondaggi politici elettorali SWG

Per quanto concerne, invece, le intenzioni di voto, i sondaggi SWG segnalano innanzitutto una leggera flessione per la Lega che perde lo 0,1% e scende al 24,3%.

In controtendenza poi si trova il calo piuttosto netto di Fratelli d’Italia che perderebbe lo 0,3%, scendendo al 15,7%, ma restando comunque il terzo partito. Sempre per l’area di centrodestra, Forza Italia è l’unico partito a crescere, guadagnando uno 0,2% e salendo al 6,1%.

Passando adesso alle forze che appoggiano il governo Conte, troviamo il Partito Democratico stabile al 20,5%, il Movimento 5 Stelle che perde lo 0,3% e scende al 15,2% (non approfittando del calo di FdI). In crescita Sinistra Italiana che arriva al 3,7% con un +0,2%, così come Italia Viva che guadagna lo 0,4% e sale al 3,4%. Azione di Calenda sale al 3,2% (+0,1%), +Europa scende al 2,1% (-0,2%) e i Verdi si fermano all’1,7% (-0,1%).

L’opposizione di destra è al 46,1%, mentre le forze di governo sono al 42,8%.

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