Secondo molti commentatori si tratta di una sconfitta importante per Matteo Salvini (nonostante la netta vittoria in Calabria): le intenzioni di voto elettorali che proponiamo oggi 28 gennaio riguardano la situazione nazionale se, domenica 26 gennaio, si fosse votato a livello nazionale e non soltanto in Emilia Romagna e Calabria. Nella giornata in cui il Partito Democratico sembra tirare un sospiro di sollievo e in casa M5S si discute su come rifondare il movimento oramai in crisi profonda e conclamata, la destra sovranista può dirsi comunque contenta in previsione del futuro.
La destra sovranista perde in Emilia Romagna ma può sorridere: proiezioni voto e sondaggi elettorali
Le proiezioni di voto nazionale, che sono alla base di questi anomali sondaggi politici, raccontano di una destra tutta a trazione sovranista che, nonostante la sconfitta in Emilia Romagna, può dirsi soddisfatta. La Lega di Matteo Salvini si attesterebbe in una forbice tra il 28,5% e il 32,5% (il cosiddetto ‘centroide’ è al 30,5%), si tratta sicuramente di un calo, ma leggero e che comunque mostra come il partito sovranista resti il primo d’Italia. FdI di Giorgia Meloni, di fatto, diviene la terza forza politica nazionale, superando, almeno in queste proiezioni il M5S, si attesta infatti tra il 9% e il 13% (dunque, 11%). Forza Italia diviene sempre più residuale con una forbice tra il 4,5% e il 6,5% (5,5%). Gli altri che afferiscono al centrodestra si attestano tra 0% e 2% (1%). La destra unita sarebbe al 48%. Si tratta di un risultato complessivo che comunque conferma quanto si attendeva negli ultimi tempi.
M5S in crisi profonda, il PD cresce: si va verso bipolarismo nelle proiezioni di voto e sondaggi politici
Il vero risultato di queste Elezioni Regionali in Emilia Romagna sembrano indicare una forte polarizzazione del campo politico italiano tra una destra radicale e sovranista e una sinistra moderata: il M5S, la cui bandiera è l’essere al di là di destra e sinistra, ha subito una sconfitta che a tratti può sembrare clamorosa, ma il nodo è che sembra non riuscire più a interpretare l’evoluzione a cui si sta assistendo.
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