Il nuovo Codice della Strada ha deciso di attuare il pugno di ferro, e giustamente, visto che guidare un’auto è come avere un’arma. La sospensione della patente scatta però soltanto in alcuni specifici casi e, benché non siano davvero cambiate le regole generali, le sanzioni hanno subito una stretta. Vediamo quindi quali sono i casi in cui il guidatore finisce per essere privato del documento per guidare.

Nuovo codice della strada col pugno di ferro

Il ddl inerente il nuovo codice della strada inasprisce quelle che sono le regole relative alla sospensione della patente con l’articolo 218-ter.

Nel suddetto articolo si elencano ben 23 violazioni del codice della strada che decretano lo stop. È bene precisare però che tale sospensione si applica qualora ci sia stata una decurtazione pregressa dei punti in patente. Insomma, se il trasgressore ha meno di 20 punti sulla propria patente, allora verrà sospeso dalla guida se commette una o più delle seguenti violazioni:

  • accesso in senso vietato;
  • divieto di sorpasso;
  • mancata concessione della precedenza;
  • in marcia con semaforo rosso;
  • mancato stop all’alt di un agente del traffico;
  • mancato rispetto delle regole per i passaggi a livello;
  • effettuato sorpasso a destra;
  • effettuato sorpasso vietato o senza rispetto delle norme;
  • mancata distanza di sicurezza tra veicoli, comportante un sinistro con grave danno;
  • effettuata inversione di marcia in condizione di divieto;
  • mancato o irregolare uso del casco;
  • mancato o irregolare uso dei sistemi di ritenuta (supporti per seggiolini) e dispositivi anti abbandono;
  • uso del cellulare alla guida o di altri dispositivi;
  • effettuata retromarcia in autostrada o strade extraurbane;
  • mancato rispetto della corsia di accelerazione e mancata precedenza in autostrada o strada extraurbana principale;
  • sosta o fermata in autostrada o strada extraurbana principale;
  • mancato uso di luci prescritte durante la sosta in autostrada o strada extraurbana principale;
  • mancato posizionamento del triangolo per veicolo fermo in autostrada o strada extraurbana principale;
  • guida dopo l’assunzione di bevande alcoliche, con tasso inferiore a 0,5 g/l per conducenti con imposto “tasso zero”;
  • mancata precedenza concessa ai pedoni;
  • superamento di oltre il 20% del periodo di guida giornaliero massimo, o del tempo minimo di riposo, su autoveicoli adibiti al trasporto di persone o cose;
  • superamento di oltre il 20% del periodo di guida settimanale massimo, o del tempo minimo di riposo, su autoveicoli adibiti al trasporto di persone o cose;
  • circolare quando è stato intimato di non proseguire il viaggio per violazione dei periodi di guida o mancato rispetto dei periodi di riposo, giornalieri e settimanali.

Sospensione patente, quanto dura?

Come dicevamo, queste violazioni comportano la sospensione della patente per una durata breve se il trasgressore ha meno di 20 punti.

Per durata breve si intende un minimo di 7 giorni e i giorni variano a seconda dei punti decurtati sulla patente. Se il sanzionato ha un numero compreso tra 10 e 19 punti allora lo stop sarà appunto di una settimana. I giorni di stop salgono a 15 se invece i punti sono meno di 10. In caso di sinistro invece lo stop sale a 30 giorni. E cosa succede se un cittadino si mette ugualmente alla guida della propria auto dopo la sospensione della patente? In questo caso, oltre al fermo amministrativo c’è una salatissima multa che varia da 2.046 a 8.186 euro.

I punti più importanti…

  • il nuovo codice della strada inasprisce le sanzioni per i trasgressori;
  • la sospensione della patente si applica per coloro che hanno meno di 20 punti sulla stessa;
  • i giorni di stop vengono stabiliti in base ai punti presenti e all’illecito contestato.