I supermercati con prezzi dinamici, stile Ryanair, potrebbero rappresentare i modelli del futuro in quanto si risparmierebbero cifre significative. Ciò sarebbe, importante soprattutto adesso, visti i rincari di ogni genere, soprattutto quelli alimentari.

I cittadini sono stanchi, non riescono più a mettere in atto strategie per risparmiare in quanto, più di quello che stanno facendo, non riescono a fare.

La nuova frontiera per abbattere i consumi potrebbe essere quindi quella di abbassare i prezzi all’avvicinarsi della scadenza di un prodotto invece di cestinarlo.

In questo modo, non solo ne trarrebbe beneficio il portafoglio, ma anche l’ambiente.

Il dynamic pricing

Uno studio americano ha dimostrato che abbassare i prezzi all’avvicinarsi della scadenza di un prodotto può abbassare il livello di spazzatura commestibile del 21%.

I supermercati del futuro, quindi, potrebbero avere prezzi dinamici a seconda della scadenza dell’alimento e adeguarsi agli algoritmi utilizzati dalle compagnie aeree low cost come Ryanair per creare delle tariffe variabili. Queste ultime sono dette comunemente “dynamic pricing”.

Come spiegato, con esse si ridurrebbero di molto gli sprechi dato che oltre il 19% di quello che si compra, si cestina.

Secondo l’Osservatorio Internazionale di Waste Watcher/Spreco Zero solo nel nostro paese ogni anno si gettano 9,2 miliardi di alimenti, una cifra record che permetterebbe di nutrire chi invece cibo non ne ha a sufficienza.

Una soluzione per abbattere questi sprechi, quindi, potrebbe essere abbassare i costi delle merci quando si avvicina la data di scadenza. In un banco frigo, quindi, si potrebbe così trovare il medesimo taglio di carne che costa però la metà se la scadenza è ravvicinata.

Supermercati con prezzi dinamici: i negozi del futuro saranno stile Ryanair?

I supermercati con prezzi dinamici potrebbero diventare i negozi del futuro. Tale strategia, infatti, secondo lo studio della Rady School of Managment dell’Università di San Diego, sarebbe molto utile per ridurre la spazzatura che si può consumare.

L’autore dello studio, come comunica eater.com, ha usato dei modelli matematici per dimostrare che gli sprechi alimentari si ridurrebbero se i rivenditori adeguassero continuamente i prezzi degli alimenti deperibili in base alla loro permanenza sugli scaffali.

In realtà questa pratica è già adottata da molti negozi alimentari nostrani ma, per offrire notevoli benefici economici e ambientali, dovrebbe abbracciare tutti i supermercati a livello globale.

Da una parte, infatti, si potrebbe pagare meno la spesa mentre dall’altro si ridurrebbe il costo dello smaltimento dei rifiuti alimentari.

Ovviamente sui prodotti si dovrebbero anche posizionare delle etichette intelligenti per aiutare il consumatore a utilizzare al meglio quel prodotto. Ricordiamo che, oltre alla dicitura “ da consumare entro” e “da consumarsi preferibilmente entro”, è arrivata una nuova etichetta Uespesso buono oltre” che indica quali cibi possono essere consumati anche dopo la scadenza.

Questa potrebbe essere una soluzione per ridurre lo spreco alimentare che ha ogni anno un impatto molto negativo sull’ambiente. Il cibo sprecato, infatti, contribuisce al consumo inefficiente di risorse naturali come acqua, terra e energia, e aumenta le emissioni di gas serra.

Riassumendo…

1. I supermercati con prezzi dinamici potrebbero essere la svolta del futuro secondo uno studio
2. Abbassare i prezzi all’avvicinarsi della scadenza di un prodotto potrebbe rallentare l’aumento della spazzatura commestibile e far risparmiare i consumatori
3. Sui prodotti in prossima scadenza, infine, andrebbero affiancare delle etichette intelligenti.

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