La guerra in Ucraina continua e anche il rischio di una Terza Guerra Mondiale. Quello che sembra certo, è che non sembra possibile una risoluzione pacifica in tempi brevi, soprattutto per la data del 9 maggio di cui tanto si parlava nei giorni scorsi. Ma cosa rischia l’Italia in caso di una terza guerra mondiale?

Terza Guerra Mondiale, i rischi per l’Italia se dovesse scoppiare

A fare chiarezza è il generale Giorgio Battisti, intervistato da Il Messaggero, secondo cui in caso di conflitto internazionale il nostro paese non può tirarsi indietro in quanto membro della Nato.

Dunque, se la guerra dovesse allargarsi, il rischio che l’Italia ne farà le spese è concreto, soprattutto se accadesse qualcosa a uno degli altri 28 membri della Nato. Ma c’è davvero il rischio di una guerra mondiale? Secondo il generale è “difficile poter affermare un così tragico sviluppo di questa situazione che alcuni leader occidentali, peraltro, non hanno escluso“.

Come scrive Il Giornale, in tutto ciò è molto importante anche il ruolo della Cina che avrebbe molto più interesse a fare affari con Mosca ma in ogni caso questo non potrebbe giustificare una guerra mondiale secondo Battisti:

“Nella strategia russa vi è anche il controllo della Transnistria per garantire una continuità territoriale con tutta la costa ucraina, Odessa compresa”

Difficile la fine della guerra entro il 9 maggio

Il generale fa anche notare che in merito al sorvolo dei missili a bassa quota verso la centrale nucleare di Zaporizhzhia, si tratta di “un chiaro segnale all’Ucraina e, soprattutto, alla comunità occidentale della possibilità che avrebbe Mosca di colpire le centrali nucleari con conseguenze terribili. Conseguenze che comunque avrebbe anche la Russia per via del fallout radioattivo”.
Per adesso, insomma, difficile pensare ad una terza guerra mondiale ma sicuramente il conflitto in Ucraina non terminerà in questo momento come si era pensato all’inizio e la data del 9 maggio come fine della guerra appare sempre più lontana.