Lo scorso 20 maggio 2019 si è aperta la settimana mondiale della tiroide, la piccola ghiandola a forma di farfalla che si trova nel collo appena sotto la cartilagine tiroidea. Essa è importantissima perché regola per tutta la vita la funzioni riguardanti il sistema cardiovascolare ed osseo, il mantenimento dell’omeostasi energetica (raggiungimento di una relativa stabilità) e le funzioni riguardanti il metabolismo glucidico e lipidico. Alterazioni della tiroide alterano, purtroppo, tali processi.
Tiroide: perché è la padrona del cuore, dell’umore e della fertilità
La tiroide è la padrona della nostra salute.
Purtroppo i disturbi della tiroide possono portare a rischi nella fertilità della donna. Il ruolo di tale ghiandola, infatti, è spesso sottovalutato anche se i disturbi di essa interessano una donna su dieci. Il 60% di queste ultime, però, non sa di avere un problema e quindi non si cura. Uno studio italiano, inoltre, ha comunicato che nel 63,5% dei casi di pazienti con un disturbo di ipotiroidismo c’è una prevalenza di sintomi despressivi. Purtroppo la terapia sostitutiva in questi casi non sempre è riuscita ad ottenere gli effetti sperati. Tra i classici sintomi neuropsichiatrici ci sono l’ansia, l’irritabilità, la compromissione della concentrazione e la disforia.
Malattie tiroidee: come fare per capire se si hanno
L’esame più utilizzato al giorno d’oggi per capire se si ha una malattia legata alla tiroide è l’ecografia.
L’ipotiroidismo, comunque, si può correggere un modo molto semplice mediante assunzione di ormone tiroideo il cui nome è levotiroxina mentre per l’ipertiroidismo si usano farmaci che bloccano la produzione degli ormoni. In alcuni casi, però, è anche richiesto il trattamento definitivo con la terapia radiometabolica con radioiodio oppure la tiroidectomia che è un intervento chirurgico.
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