Scatta il maxi sequestro a Nocera Inferiore, in provincia di Salerno. Gli inquirenti vogliono vederci chiaro in quella che è stata definita una delle più grandi truffe della carne. Si parla di un giro di affari di ben 11 milioni di euro. Nell’illecito sarebbero coinvolte 5 aziende specializzate nella vendita di alimenti. Ma facciamo ordine e vediamo nel dettaglio di cosa si tratta.

L’inchiesta della Guardia di Finanza

Ci sono 5 aziende nel mirino dei baschi verdi. Al momento la Guardia di Finanza ha già sequestrato la carne oggetto di indagine, per un valore complessivo, come già accennato, di circa 11 milioni.

L’operazione è scattata nella giornata di ieri, lunedì 22 maggio, con i militari che hanno fatto irruzione negli stabilimenti per effettuare il sequestro. Ma in cosa consisterebbe l’illecito? Secondo le indagini fin qui riportate, le Fiamme Gialle della Compagnia di Nocera Inferiore hanno individuato una società che aveva acquistato da dite con sedi europee prodotti da rivendere in Italia, ma tutto questo senza offrire le opportune dichiarazioni fiscali.

Da questo indizio sono poi partite le indagini che hanno portato a una scoperta alquanto singolare: un sistema organizzato ad arte al fine di non far figurare un’azienda alla quale veniva effettivamente fornita la carne. Gli inquirenti hanno infatti scoperto che altre aziende erano invischiate nell’illecito. A turno, ogni due anni, si alternavano tra loro allo scopo di figurare come acquirenti della carne al posto della società alla quale veniva invece effettivamente consegnata la merce da rivendere. A quanto pare, la strategia era atta ad avere opportuni sgravi fiscali, nel senso che l’azienda che andava poi a vendere il prodotto poteva farlo quasi esentasse. O almeno questo sembrerebbe il piano, da una prima lettura.

Il reale scopo dell’illecito

In realtà, le indagini hanno portato poi al vero sviluppo dell’illecito, ossia l’emissione di fatture di vendita e di acquisto false.

L’intero meccanismo era infatti finalizzato a questo scopo, cosa che permetteva ai truffatori di non pagare l’Iva. Tale strategia è stata ora scoperta dagli inquirenti di Nocera Inferiore. Sono 5 i soggetti coinvolti, i quali negli anni hanno portato alla creazione di altrettante aziende fittizie, create proprio per il solo scopo di mettere su questo efficace meccanismo atto ad evadere il fisco e non versare la dovuta Iva nelle casse dell’Erario.

La truffa della carne è senza dubbio una delle inchieste più significative effettuate nella città campana, ma probabilmente si tratta di un’indagine destinata a far riflettere a tutto il paese. Ormai siamo sempre più vittime di notizie inerenti l’evasione fiscale, illeciti al fine di ottenere agevolazioni non dovute e altri casi simili. Senza dubbio il Governo ha più volte dichiarato che userà il pugno di ferro per coloro che evadono il fisco, come è giusto che sia, ma è importante mostrarsi decisi soprattutto sui grandi illeciti, anche se è innegabile che pure i piccoli, sommati tra loro, risultano essere una spesa enorme per lo stato.

Truffa della carne, scoperto un giro illegale di ben 11 milioni di euro

In sintesi, che sia lo scontrino non emesso dal bar dell’Agenzia delle Entrate, o che si tratti della nuova truffa della carne, lo Stato deve vigilare e far si che questi crimini non si ripetano. Magari, anche rivedendo la propria tassazione, poiché non è da escludere che molti cittadini siano costretti ad evadere proprio per mancanza di alternative. Ad ogni buon conto, i militari di Nocera Inferiore hanno già eseguito un’ordinanza di applicazione dell’interdizione all’esercizio dell’attività imprenditoriale nei confronti dei soggetti individuati come responsabili. Ed è naturalmente partito il sequestro preventivo relativo alle somme di denaro presenti sui conti delle società interessate della frode. Oltre che dei beni posseduti dagli indagati, al fine di raggiungere la somma evasa.